SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nei giorni scorsi, il personale della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto, congiuntamente con il personale dell’Ufficio Circondariale marittimo di Porto San Giorgio e dell’Ufficio Locale marittimo di Cupra Marittima, ha effettuato una complessa attività di vigilanza in materia di pesca. Tale operazione regionale è stata posta in essere sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Ancona.

I controlli effettuati nell’ambito del territorio delle Provincie di Ascoli Piceno e di Fermo, hanno avuto come obiettivi primari la prevenzione e la repressione di attività illecite sulla intera filiera della pesca, dallo sbarco del prodotto ittico in banchina fino alle successive fasi di trasporto e commercializzazione, con particolare riguardo alla verifica di prodotto pescato e commercializzato sotto la taglia minima consentita dalla normativa.

Particolare attenzione è stata posta alla fase dello sbarco in banchina del prodotto ittico, con controlli mirati sia alla verifica della regolarità del pescato, alla validità dei documenti inerenti la tracciabilità, oltre che all’accertamento della corretta composizione degli equipaggi.

A tal riguardo, di particolare pregio è stata l’attività di controllo che ha portato all’individuazione di 145 chili di merluzzi, già lavorati e pronti per essere venduti da parte di un centro di lavorazione e stoccaggio della Provincia di Ascoli Piceno, che, alla verifica del personale della Guardia Costiera, sono risultati tutti allo stato di novellame. Il prodotto è stato posto sotto sequestro.

Durante l’intero periodo sono state elevate sanzioni per un ammontare di 29.500 euro e sono stati sequestrati 180 chili di prodotto ittico.

L’attività di controllo posta in essere dal personale appartenente al Compartimento Marittimo di San Benedetto del Tronto ha avuto la finalità di tutelare prioritariamente la risorsa ittica dalla pesca indiscriminata che provoca l’inesorabile depauperamento della fauna marina.