SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il progetto Areamare, che dovrebbe veder sorgere 170 appartamenti fra via Mare-via Scarlatti e via del Cacciatore fa discutere. L’Udc scende in campo con una conferenza stampa a cui sono presenti il capogruppo in consiglio Domenico Pellei e il segretario Fabrizio Capriotti. Presente anche Giovanni Piergallini.

Domenico Pellei fa il sunto del progetto: “Nelle due aree il 20% è edificabile mentre il resto è verde pubblico. Cambieranno il piano regolatore passando in via Mare la destinazione ricettiva a destinazione edilizia e in via del Cacciatore da edilizia scolastica a edilizia abitativa. saranno 170 appartamenti in totale. Il comune riceverà 4 milioni così divisi: 3,2 milioni con le aree che restiuiranno al Comune (piazze, aiuole ecc.) e con il resto verrà fatto il bypass ciclopedonale”.

Pellei sul merito del progetto: “Questa proposta porta un carico urbanistico notevole, non può essere valutata senza una visione d’insieme dell’Urbanistica della città. Ci sono aspetti primari di inquinamento acustico, traffico ecc. Questa proposta è stata presa in carico con lo stesso pressapochismo con cui ci si approcci alla questione Scuola Curzi. Si arriverà a oltre 5mila metri cubi, saranno altri 20 appartamenti. Facciamo appartamenti su appartamenti senza valutare il  riflesso sulla vivibilità di San Benedetto, questo stigmatizziamo. Va fatto uno studio d’insieme, questi interventi si rifletterano su San Benedetto per i prossimi 50 anni. Facciamo appartamenti in una città in cui ci sono 3mila case sfitte. Ok, riparte l’edilizia e va bene per l’economia ma dobbiamo approcciare a questi argomenti con studi seri. Su Areamare i quartieri sono stati coinvolti mentre su ex Curzi no, cosa ne pensa Pellei? “Su Areamare sono stati i comitati a chiedere un incontro mentre sull’ex Curzi no. A Porto D’Ascoli l’amministrazione è stata tirata un po’ per la giacchetta, ma non è la prima volta”. Sul raffronto fra l’attuale progetto e il Poru del 2016. “Sui Poru c’era una cubatura maggiore ma più concentrata, qui la cubatura è minore ma più spalmata”.

Fabrizio Capriotti: “Dove parcheggeranno le auto? Recentemente ho letto di statistiche che fanno di San Benedetto la città dalal pià alta densità demografica regionale. Per l’ennesima volta l’Amministrazione ha perso un’occasione per pianificare la vivibilità della città. Non si possono fare certi interventi senza pianificare i parcheggi, l’inquinamento ecc.” Parla poi dell’aspetto turistico: “Andiamo ancora a dequalificare l’offerta turistiche che negli anni ha perso tantissimi hotel che si sono riconvertiti in appartamenti. E’ un allarme grave”.

Sulla questione tiurismo Pellei aggiunge: “Si dovrebbe vincolare almeno la prima fila sul lungomare agli hotel. Mi hanno detto che la proposta è stata fatta ma che si opposero sia Celani che Piunti quando erano in Provincia”.

Giovanni Piergallini: “Questo momento potrebbe essere valorizzato. La prima cosa a cui pensare è la salubrità dell’ambiente. Bisogna studiare con profondità uno studio per organizzare tutte le attività turistiche in questo senso. I punti sono due: uno garantire salubrità della città e due usare  attragga i turisti. Questo gioco di utilizzare una struttura nata per il turismo riconvertita o venduta dagli eredi degli albergatori è un tradimento alla storia di San Benedetto e al suo ambiente perché da sempre San Benedetto ha attratto turisti per le bellezze naturali delle colline, per la pulizia del suo mare”.