SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una Samb che riemerge dalle proprie nebbie e getta invece la Ternana in una crisi complicatissima. Questo è il responso della gelida sfida vista sabato sera al Riviera delle Palme, una sorta di spareggio tra le due maggiori delusioni della stagione: ovviamente già prima dell’incontro erano gli umbri al comando di questa classifica, confermata definitivamente dopo la sconfitta delle Fere.

Una Samb non perfettamente decifrabile, modificata ancora una volta sia nell’assetto di gioco che negli uomini, ma comunque vincente e approdata adesso in piena zona play off grazie anche ad un rallentamento evidente di molte squadre che avevano corso nella prima parte della stagione, Fermana e Vis Pesaro su tutte. In vista della difficile trasferta in casa della capolista Pordenone e in seguito della serie di sfide con le prime in classifica, è presto per un giudizio sul campionato dei rossoblu: arrivare eventualmente ai play off in un modo o nell’altro farà la differenza.

Contro la Ternana Roselli ha rispolverato il 3-4-3 che a partire da tutto il girone di ritorno era stato l’unico schema di gioco che gli aveva garantito gol su azione (l’eccezione era il pareggio dell’1-1 contro il Monza, arrivato però su rigore) e l’unico sprazzo di bel gioco per un’ora col Ravenna e ha inserito nuovamente Rocchi titolare a centrocampo, stavolta in coppia con Signori, dopo che nell’anno nuovo era accaduto soltanto con la Giana, in una posizione innaturale però.

I due talismani3-4-3 seppur molto anomalo con un centrocampista di peso sull’esterno destro e un difensore a centrocampo, e Rocchi – hanno funzionato anche stavolta riportando la Samb alla vittoria dopo ben sei turni. Tuttavia la squadra sembra ancora in itinere: tante le certezze furono nei mesi di novembre e dicembre, forse a causa della rosa ridotta nel numero a causa degli infortuni, tanto adesso è difficile pensare a quali giocatori scenderanno in campo e quale modulo sarà adottato.

Ci sembra tuttavia di poter indicare nella presenza di Rocchi a centrocampo un elemento importante, pur se non sappiamo se il duo brevilineo e agile con Signori possa essere sempre riproposto: varrebbe comunque la pena di tentare, perché se dovesse reggere ciò libererebbe il posto per un attaccante un più. Anche Russotto ha dato prova delle sue capacità: l’estroverso giocatore, ancora a secco di gol, ha comunque agito come regista offensivo aprendo più volte il campo con i suoi lanci e dando impredivibilità all’azione. Certo, il gol arriva quando, un po’ casualmente rispetto alle rigide consegne che lo relegano sulla fascia, Russotto accelera per vie centrali e apre la difesa Ternana, incapace di recuperare le posizioni fino a liberare Ilari al tiro (finalmente un gol da fuori area).

Se Stanco non attraversa il suo miglior periodo di forma, in panchina c’è uno scalpitante Di Massimo che non sta sbagliando una partita da molto tempo a questa parte e che contro i rossoverdi umbri in un quarto d’ora ha dato dimostrazione delle sue capacità di contropiedista. Mentre servirebbe una statistica sui gol presi dalla Samb con o senza Miceli in campo: dopo i tre a Monza e quello in casa col Ravenna con il difensore cosentino squalificato, siamo adesso alla terza partita senza reti subite con il centrale alla guida della difesa. Elegante come un Franz Beckenbauer o un Franco Baresi. Anche Biondi ci sembra un difensore che sta giocando un campionato a buoni livelli, così come Celjak. Da rivedere invece Fissore esterno sinistro: di fatto è stato un quarto difensore centrale in campo e non ci sembra una soluzione eccellente.

Un’ultima considerazione per il pubblico: il dato delle presenze di ieri – neanche 1700 paganti – accompagnato da tutta una serie di condizioni quasi eccezionali (partita serale con freddo pungente, traffico e parcheggi interdetti, biglietti da pagare anche per gli abbonati, prestazioni non esaltanti alle spalle), spingono però ad una riflessione generale. Con l’arrivo della primavera, se la classifica resterà simile o pure migliorerà, occorrerà uno sforzo collettivo, a partire dalla società in primis, per riportare al Riviera il pubblico abituale. Di questo sforzo anche la stampa e i tifosi dovranno essere parte.