SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una delle massime che si imparano da bambini, lo ripetono sempre i genitori e poi le maestre e, infine, lo si capisce dalla vita stessa, è questa: “Prima si costruiscono le fondamenta, poi la casa e infine il tetto”.

Una massima che però gli amministratori sambenedettesi, da sempre, hanno ignorato. San Benedetto, e fa anche rima, è una città da cui si parte dal tetto. Poi si pensa al resto. Fuor di metafora, nella città delle palme prima si pensa a costruire abitazioni, poi a tutto il resto: alla tenuta idraulica di intere aree impermeabilizzate da asfalto e cemento; agli spazi pubblici e ai servizi necessari per sopportare un carico di popolazione senza eguali in tutta la Regione Marche; ai servizi basilari, e parliamo dei trasporti, della viabilità, delle scuole, delle aree verdi, dei parcheggi.

Non parliamo a caso. Le nostre non sono impressioni. Per capirlo basta vedere le cose ad occhio: già fuori il centro cittadino compreso tra via Manzoni a nord e l’Albula a nord e nella zona più vecchia di Porto d’Ascoli, le strade non seguono più un percorso regolare, diritto, ma sono spesso costrette a curve e restringimenti dovuti alla caoticità della crescita del dopoguerra: pensate a via Piemonte, a viale dello Sport, persino al lungomare che si è via ristretto procedendo verso sud.

Ma, dicevamo, non possiamo basarci sulle impressioni. Ci sono i numeri. Noti, ma che val bene ristudiare e ripensare e vedere anche con un grafico adatto. Per capirli bene. San Benedetto è la città marchigiana con la più alta densità per abitante. Inoltre, se facciamo eccezione per Porto San Giorgio, che è un comune di appena 8,79 chilometri quadrati inglobato come un’enclave da Fermo (densità di abitanti per chilometri quadrati molto bassa, addirittura sotto la media regionale), le altre città marchigiane sono di gran lunga più distanti:

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Forniamo questi spunti e riflessioni a tutti i cittadini e ai nostri lettori, nella speranza di un aumento della comprensione anche dei progetti edilizi in corso e in discussione in questo momento specialmente nella zona di Porto d’Ascoli. Nella speranza che oltre all’Amministrazione Comunale e ai proponenti e ai quartieri adesso coinvolti nel progetto partecipativo, Riviera Oggi abbia la possibilità di ascoltare la voce dell’opposizione cittadina, mai così disinteressata o forse distratta. 

Fonte dati: Tuttoitalia.com che ha elaborato dati Istat. Si tenga presente che negli ultimi tempi la popolazione sambenedettese potrebbe essere ulteriormente aumentata poiché dopo il terremoto del 2016 si sono verificati diversi casi di nuovi residenti provenienti dalle aree interne.