GROTTAMMARE – In merito all’articolo con il quale abbiamo dato voce alla protesta del cittadino Alceste Aubert (clicca qui) riportiamo di seguito la risposta del presidente del quartiere Bellosguardo Sgariglia Roberto Crescenzi. Intanto il sindaco di Grottammare Enrico Piergallini, da noi contattato, aggiunge: “Sul tema si discute da due anni e con un ultimo incontro proprio sul tema dei pini ad ottobre. Tagliare un pino è un’opera che dispiace per l’ambiente e costosa: non lo facciamo a cuor leggero ma abbiamo asfaltato via Bologna due anni fa e ora siamo costretti ad un nuovo intervento perché la strada è di nuovo deturpata. L’unico modo che avevamo per mantenere i pini era tagliare le radici ma a quel punto si temeva per la tenuta dei pini stessi. Ad ogni modo gli alberi saranno sostituiti con gli Alberi di Giuda, una essenza protetta e molto bella”.
Di seguito la lettera del presidente Crescenzi.
Gentilissima Redazione,

con la presente a replicare alle osservazioni rivolte al vostro giornale da un residente  della zona che rappresento: il quartiere Bello Sguardo Sgariglia. Nella fattispecie mi riferisco alle critiche fatte in merito alla scelta di abbattere i pini presenti in via Bologna.

Mi dispiace che la persona che ha mostrato perplessità sull’intervento, non abbia condiviso con gli altri residenti nelle assemblee di quartiere, il progetto di riqualifica del tratto in questione.

In particolare, lo scorso 18 ottobre 2018, presso il circolo Fulgenzi si è tenuta un’assemblea pubblica  nella quale è intervenuta l’amministrazione per presentarci diverse soluzioni per sanare la strada. Da anni, infatti, in varie occasioni gli abitanti del quartiere avevano sollevato la pericolosità delle piante di pino pinea, le quali, pur sembrando all’occhio sane e vegete, non sono dissimili dai tanti, troppi, pini caduti sopra le case e le auto delle persone, con esiti molto spesso mortali. Ciò è dato dalla comune situazione delle piante che necessitano di avere al di sopra delle radici un terreno permeabile all’acqua, cosa che non può avvenire in presenza di copertura asfaltata. La rottura dell’asfalto continua ne è una prova tangibile.

Tutte le rovinose cadute dei pini con esiti disastrosi, testimoniate dagli innumerevoli interventi dei Vigili del Fuoco avvenuti negli ultimi anni nella nostra terra, ci danno la prova che queste piante in particolare, crollano all’improvviso e senza preavviso in caso di maltempo, anche laddove venivano considerate sane e vegete, esattamente come le nostre.

Da ultimo, questo genere di pino, è la meta preferita della nidificazione delle processionarie, insetti molto pericolosi sia per le persone che per gli animali del quartiere.

Inoltre non si tratta di un disboscamento a favore della cementazione, visto che al posto delle piante estirpate verranno  impiantate altre essenze arboree (l’albero di Giuda). Concludo spiegando che il progetto di riqualificazione del tratto di via prevede anche la sistemazione della pavimentazione attualmente completamente dissestata. Personalmente dispiace anche a me, che vivo in questo quartiere da più di quarant’anni  e che ho visto crescere queste piante, doverle eliminare, ma per la sicurezza e l’incolumità del cittadino tale progetto era necessario.

Cordialmente

Roberto Crescenzi