con la presente a replicare alle osservazioni rivolte al vostro giornale da un residente della zona che rappresento: il quartiere Bello Sguardo Sgariglia. Nella fattispecie mi riferisco alle critiche fatte in merito alla scelta di abbattere i pini presenti in via Bologna.
Mi dispiace che la persona che ha mostrato perplessità sull’intervento, non abbia condiviso con gli altri residenti nelle assemblee di quartiere, il progetto di riqualifica del tratto in questione.
In particolare, lo scorso 18 ottobre 2018, presso il circolo Fulgenzi si è tenuta un’assemblea pubblica nella quale è intervenuta l’amministrazione per presentarci diverse soluzioni per sanare la strada. Da anni, infatti, in varie occasioni gli abitanti del quartiere avevano sollevato la pericolosità delle piante di pino pinea, le quali, pur sembrando all’occhio sane e vegete, non sono dissimili dai tanti, troppi, pini caduti sopra le case e le auto delle persone, con esiti molto spesso mortali. Ciò è dato dalla comune situazione delle piante che necessitano di avere al di sopra delle radici un terreno permeabile all’acqua, cosa che non può avvenire in presenza di copertura asfaltata. La rottura dell’asfalto continua ne è una prova tangibile.
Tutte le rovinose cadute dei pini con esiti disastrosi, testimoniate dagli innumerevoli interventi dei Vigili del Fuoco avvenuti negli ultimi anni nella nostra terra, ci danno la prova che queste piante in particolare, crollano all’improvviso e senza preavviso in caso di maltempo, anche laddove venivano considerate sane e vegete, esattamente come le nostre.
Da ultimo, questo genere di pino, è la meta preferita della nidificazione delle processionarie, insetti molto pericolosi sia per le persone che per gli animali del quartiere.
Inoltre non si tratta di un disboscamento a favore della cementazione, visto che al posto delle piante estirpate verranno impiantate altre essenze arboree (l’albero di Giuda). Concludo spiegando che il progetto di riqualificazione del tratto di via prevede anche la sistemazione della pavimentazione attualmente completamente dissestata. Personalmente dispiace anche a me, che vivo in questo quartiere da più di quarant’anni e che ho visto crescere queste piante, doverle eliminare, ma per la sicurezza e l’incolumità del cittadino tale progetto era necessario.
Cordialmente
Roberto Crescenzi
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