CUPRA MARITTIMA – Nasce a Cupra Marittima un comitato di cittadini contrario a “quelle” barriere fonoassorbenti da installare lungo la Ferrovia: “Quelle barriere non le vogliamo” scrivono in una nota stampa firmandosi Comidato “No al Muro, Sì al Mare“. Riportiamo di seguito il testo.
Nei progetti appaiono come ‘opere di risanamento acustico’. Nella realtà sono veri e propri muri di plastica alti fino a 8 metri, in grado di danneggiare gravemente il paesaggio e la qualità della vita di residenti e turisti. Due chilometri e mezzo di barriere fonoassorbenti a ridosso di spiagge, case e alberghi: è la soluzione individuata da Rete Ferroviaria Italiana per il rumore del passaggio dei treni, una barriera unica che taglia a metà il paese correndo lungo tutto il tracciato ferroviario.
Per contrastare il progetto e sostenere soluzioni alternative è nato il Comitato ‘No al muro, sì al mare – Cupra Marittima’, il primo del sud delle Marche, che si unisce alle azioni promosse dagli altri comitati sorti nei comuni marchigiani interessati dal problema e promuove proprie iniziative per appoggiare il ‘No’ espresso anche dall’amministrazione comunale.
“Non vogliamo le barriere fonoassorbenti a Cupra Marittima come proposto dal progetto – spiega Maria Letizia Pespani, tra i coordinatori del Comitato – perché non sono una soluzione adatta al territorio: un muro di plastica alto fino a 8 metri lungo tutta la ferrovia non risolve completamente il problema del rumore dei treni, deturpa l’assetto urbanistico, violenta l’ambiente e ruba aria, luce e bellezza. Nessuno di noi vuole il rumore dei treni, ma esistono soluzioni alternative e molto meno impattanti”.
“Le barriere, così come prospettate, colorate o trasparenti che siano – sottolinea Nevio Lanciotti, albergatore, tra i componenti del Comitato – costituiscono un ostacolo al riciclo dell’aria. Bloccano la brezza marina e rischiano di far stagnare nel centro del paese le polveri sottili provocate dal traffico della statale. I nostri campeggi a ridosso della ferrovia saranno i primi a soffrirne, con conseguente grave danno per la nostra economia”.
“No al muro, sì al mare – Cupra Marittima’ è un comitato che raccoglie non solo la voce dei residenti e dei turisti che nel tempo sono venuti ad abitare qui, ma anche quella dei tanti giovani che hanno lasciato il proprio Paese per andare a lavorare all’estero. Coordinatore per i cuprensi all’estero è Federico Portelli, tra i primi ad avere aderito alla costituzione del Comitato, che da Londra partecipa via web alle riunioni del Comitato. Insieme ad Andrea Fontana, lavora alla realizzazione delle pagine social e alla petizione on line che sta per essere lanciata attraverso la pagina Facebook “No al muro sì al mare Cupra Marittima”
“Il progetto di Rfi – spiega Andrea Fontana – ci è letteralmente piombato addosso. Nessuno di noi ne sapeva niente fino a qualche settimana fa. La realizzazione di opere così impattanti per l’ambiente e per i cittadini dovrebbe essere condivisa con chi poi dovrà vivere ogni giorno a contatto con queste strutture. Con chi avrà meno luce in casa, meno aria e un muro di 8 metri davanti alle finestre. Il nostro comitato è sorto anche per dare voce a tutte queste persone. Il progetto di Rfi è in fase avanzata ma insieme possiamo fare la differenza”.
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