ANCONA – Verrà discussa martedì 19 febbraio in Consiglio la mozione proposta dal consigliere regionale Mirco Carloni , riguardo l’edificazione delle barriere fonoassorbenti lungo la rete ferroviaria. Carloni ritiene che l’installazione costituirebbe un danno per il territorio marchigiano; riportiamo di seguito le sue parole.

“La Regione Marche dica davvero di no alle barriere acustiche proposte da Rfi. Sarebbe un danno per il territorio e per il turismo delle Marche. Non serve alcun tavolo di confronto tra i Comuni senza un preventivo NO da parte della Regione a questa proposta. Ho presentato una mozione per evitare questo errore senza precedenti” ; così il Consigliere Mirco Carloni presenta la mozione che verrà discussa martedì in Consiglio Regionale.

“L’intervento proposto da RFI di installazione di barriere anti-rumore di cemento e metallo alte fino ad 8 metri insiste su diversi comuni costieri  a vocazione turistica della Regione Marche. Il progetto proposto creerà un danno ambientale senza precedenti visto l’enorme impatto visivo, paesaggistico ed ambientale ed inciderà in maniera irreversibile sul paesaggio, bene primario da tutelare, e condizionerà in alcuni casi persino le scelte di riqualificazione urbanistica già in programma di alcuni territori”.

“Non serve alcun tavolo di mediazione tra Comuni e RFI come richiesto dalle mozioni dei consiglieri di maggioranza, troppo concilianti con il volere di RFI. Occorre che la Regione Marche esprima con fermezza parere negativo in merito all’intervento proposto da RFI ed alla relativa variante urbanistica ed esprima parere contrario al progetto di risanamento acustico di RFI e ad ogni modifica che non elimini le barriere acustiche”

“La Regione Marche inoltre ha l’occasione per rilanciare con forza  la proposta di arretramento della linea ferroviaria che permetterebbe di generare un valore economico immenso, aumentanto l’attrattività turistica del nostro territorio e permettendo di incrementare la  ricettività turistica che rappresenterebbe un vero valore aggiunto per la nostra economia”