MONTEPRANDONE – Si complica, almeno per ora, la scelta della candidatura a sindaco a Monteprandone in vista delle elezioni del 26 maggio 2018. La scelta del successore di Stefano Stracci nell’ambito del partito oggi maggioranza in consiglio comunale, il Pd, ha visto lunedì scorso un nulla di fatto all’assemblea degli iscritti alla quale sono state presentate le tre proposte in campo: quella dell’attuale vicesindaco Sergio Loggi, quella dell’assessore al Bilancio, Attività Produttive e Lavoro Emerenziana Cappella, e quella dell’ex sindaco ed ex parlamentare Orlando Ruggieri.

Nessun accordo alla fine dell’incontro, concluso con un nulla di fatto, che ha condotto alla convocazione di un vero e proprio tavolo, al quale, proprio mentre scriviamo, si dovrebbero sedere oltre il sindaco uscente Stracci anche il segretario provinciale Matteo Terrani, il segretario del circolo comunale Alessio Capecci (consigliere comunale) e i tre che attualmente si propongono come candidati.

Intanto a breve si potrebbero registrare novità nel rapporto tra il Movimento Cinque Stelle locale e l’ex vicesindaco Romano Speca, che negli scorsi mesi hanno avuto qualche contatto anche se la liason è sembrata molto complicata. Tuttavia la nuova impostazione data da Luigi Di Maio dopo i risultati abruzzesi, ovvero l’apertura a collaborazioni con le liste civiche in ambito locale, potrebbe scongelare l’autoisolamento del M5S non solo per quel che riguarda i rapporti con Speca ma anche con altre situazioni cittadine in fase di formazione. Nelle prossime ore però potrebbero esserci degli incontri.