CUPRA MARITTIMA – L’eco delle riflessioni, e anche polemiche, che stanno accompagnando il progetto di Rfi di installare pannelli fonoassorbenti in tutta la Ferrovia Adriatica, e in particolar modo a Cupra Marittima nel Piceno dove il Comune ha già ricevuto dei rendering circa l’opera, travalica ancora una volta e raggiunge l’Emilia, in particolar modo Parma (e qualche giorno fa pubblicammo un intervento di un turista di Modena che frequenta San Benedetto, clicca qui).

Parliamo del signor Eliseo Galasso, residente a Parma dove da trent’anni lavora nel settore del turismo e che da venti frequenta abitualmente Cupra Marittima. Tanto da aver deciso, in accordo con sua moglie, di acquistare una seconda casa proprio a Cupra in modo da trascorrere qui le vacanze e i momenti di relax. Il signor Galasso ci ha contattato per esprimere la sua opinione in merito alla questione del rumore provocato dal passaggio dei treni e dall’installazione dei pannelli fonoassorbenti.

“La mia esperienza è stata totalmente negativa quando i primi anni di vacanza per godere della vicinanza e della vista mare affittavo la casa al di qua o al di la della ferrovia: durante il giorno il rumore era pure sopportabile, ma la notte era molto più fastidioso. Alla fine abbiamo comprato casa vicino all’ex stabilimento del dottor Ciccarelli per non sentire il treno. Io potrei sopportare il rumore dle treno ma mia moglie proprio non ne voleva sapere”.

“Mi sembra quindi opportuna l’installazione delle barriere antirumore, anche se dovranno essere trasparenti e non deturpare, in modo tassativo, il centro del paese. Perché una soluzuone che apporta beneficio deve essere tanto invisa e oggetto di prolungate e forse superflue discussioni? Possibile che ogni volta che si deve fare una cosa, tra il territorio di Cupra e San benedetto sorgono sempre difficolta insormontabili? Possibile che solo gli scempi edilizi sono bene accetti (e a Cupra non mancano)”.

Il signor Galasso prende l’occasione anche per dire la sua opinione su Cupra in generale: “Entrando in paese si sente e si vede ad occhio che la cittadina è trascurata. Sono 30 (trenta) anni che lavoro nel campo del turismo e sono consapevole di quello che dico. Per due volte ho presentato delle proposte, ai due sindaci precedenti, per migliorare: avessero mai fatto qualcosa”