FERMO – Quando i poliziotti della Questura sono entrati a casa di un giovane della provincia di Fermo non pensavano di trovarsi dinanzi ad uno dei maggior sequestri della regione di ketamina.

Un giovane come gli altri, ben inserito nel tessuto sociale. Nella camera di una casa non agibile hanno subito trovato oltre due chili di hashish, ma anche anfetamine ed eroina.

Ma a sorprendere gli investigatori sono stati dei barattoli di latta con del liquido e della polvere cristallizzata, ed un’altra sostanza solida da una forma amorfa, prontamente sequestrata.

Sulla base delle analisi che potevano essere svolte dalla Polizia Scientifica di Fermo è scattato l’arresto, convalidato dall’Autorità Giudiziaria che poi ha sottoposto il ragazzo, con piccoli precedenti, di polizia per reati minori, agli arresti domiciliari, ma poi tutto è stato portato al laboratorio di analisi della Scientifica di Ancona.

Le sostanze hashish derivate dalla cannabis possedevano un principio attivo superiore di 905 volte quello consentito, idonee per il confezionamento di oltre 18.100 dosi, per un valore sul mercato di circa 300 mila euro. Le sostanze derivate da anfetamina ed ecstasy possedevano un principio attivo 174 volte superiore a quello consentito, per il confezionamento di oltre 170 dosi, per un valore sul mercato di circa 8.500 euro.

Le sostanze derivate da oppiacei, quali eroina e morfina possedevano un principio attivo 99 volte superiore a quello consentito, per il confezionamento di quasi mille dosi, per un valore sul mercato di circa 30 mila euro.

Ma le analisi hanno svelato qualcosa di profondamente più grave: le sostanze derivate da allucinogeni e ketamina, possedevano un principio attivo 44 volte superiore a quello consentito, per il confezionamento di oltre 130 dosi, per un valore sul mercato di circa 8 mila euro.

È un allucinogeno molto particolare: un anestetico generale ad uso equino. Nel 1970, però, la ketamina fu approvata dal governo degli Stati Uniti come anestetico generale e utilizzata nei campi di battaglia durante la guerra del Vietnam.

Si trova sotto forma di liquido, capsule, polvere cristallina o in compresse. Produce effetti allucinatori di durata piuttosto breve. Questa breve emivita porta ad una rapida dipendenza e quindi una continua corsa per procurarsene, con una tolleranza sempre maggiore.

È una molecola sintetica, che l’arrestato acquistava a mezzo internet e poi elaborava chimicamente in ambiente controllato, con procedimenti di evaporazione che la trasformavano in polvere bianca, inalata o assunta in pastiglie vendute come ecstasy. La pericolosità di questa droga è dovuta al fatto che agisce sul Sistema Nervoso Centrale, influenzando i pensieri, la percezione del dolore, lo spazio e il tempo  passando da un leggero stato di euforia, fino a produrre stati dissociativi con distacco corporeo e immedesimazione con l’ambiente circostante, con difficoltà nella coordinazione dei movimenti e nella percezione dei sensi, per questo le immagini saranno distorte, si avrà difficoltà a percepire il caldo dal freddo, l’asciutto dal bagnato e altro.

Sotto l’effetto della ketamina, si presentano difficoltà nel tradurre il pensiero in parole, dissoluzione parziale dell’ambiente circostante, estensione del tempo e dello spazio, dipanamento della memoria e percezione alterata del proprio corpo.

“Si verifica, inoltre, uno stato di separazione della mente dal corpo che può portare a stati allucinatori profondi, definite esperienze extracorporee, come la percezione di uscire dal proprio corpo e la near death experience (l’esperienza vicina alla morte),unitamente al viaggio verso la luce, con nausea, vomito, vertigini, ipersalivazione, aumento della sudorazione, innalzamento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, eruzioni cutanee, visione doppia, perdita della memoria a breve termine e ipotermia – concludono dalla Questura – Inoltre, poiché non fa percepire dolore, è possibile procurarsi ferite senza rendersene conto“.