CUPRA MARITTIMA – Rumore sostituito da un pessimo impatto visivo? La mobilitazione dei comuni costieri marchigiani in merito alle barriere fonoassorbenti sulla Ferrovia Adriatica, partita da Falconara ad Ancona ed estesa a quelle città che hanno ricevuto un progetto di massima (Cupra, nel Piceno), vede coinvolta la Rete Ferroviaria Italiana del Gruppo Fs Italiane, promotrice del progetto.

Si badi bene: opere che vanno realizzate a norma di legge poiché il rumore del transito dei treni supera i livelli massimi consentiti nelle zone urbane. Ma opere che non dovrebbero essere troppo invasive e impattanti, essendo installate nei centri abitati.

Così Rfi ha dato comunque “piena disponibilità” a rivedere la progettazione. Riferisce l’Ansa che “a breve saranno indette dal Ministero dei Trasporti le Conferenze dei Servizi, nel corso delle quali gli enti locali potranno esprimere le proprie valutazioni ed i dubbi circa le opere previste nei progetti, determinando l’esito finale delle Conferenze stesse. Rfi comprende le ragioni dei Comuni interessati in caso di soluzioni talmente invasive da renderne complicata l’accettazione e per questo promuove di nuovo una revisione delle norme di settore: miglioramento del materiale rotabile e barriere meno invasive“.