CUPRA MARITTIMA – Mentre a San Benedetto un comitato di cittadini di via Trento ha di recente inviato a Rfi la richiesta dell’installazione di pannelli fonoassorbenti sulla Ferrovia Adriatica, a Cupra Marittima (ma non solo) l’Amministrazione Comunale sta cercando di impedire che il progetto di Italferr, società del Gruppo Ferrovie dello Stato, proceda spedito, appunto, nell’installazione dei pannelli lungo i due chilometri e mezzo che attraversano il centro abitato cuprense.

“In via Trento il rumore dei treni è intollerabile: Rfi installi i pannelli”

Facciamo uno, due, tre passi indietro: la Ferrovia Adriatica, realizzata in questo tratto nel 1863, ha l’inconveniente, per tutto il tratto marchigiano, di essere a ridosso delle abitazioni dei centri litoranei, spesso costruite successivamente alla realizzazione della ferrovia. Il transito dei treni, oltre a problemi di sicurezza che al momento non vengono affrontati, genera anche un inquinamento acustico non indifferente, ampliato dall’aumento della velocità dei mezzi e, purtroppo, dal fatto che spesso, non fermandosi nelle principali stazioni, la velocità non viene moderata dal rallentamento necessario.

Eppure Cupra per ora sta raccogliendo la protesta avviata, nelle Marche, dai sindaci di Falconara e Ancona, che la scorsa settimana hanno inviato la seguente lettera a tutti i primi cittadini dei 21 comuni costieri marchigiani.

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“Del progetto che le Ferrovie ci hanno inviato, e di cui abbiamo anche i render, molte cose non ci convincono – afferma il consigliere comunale Mario Pulcini – Abbiamo perciò richiesto alla Italferr una sospensiva rispetto alla progettazione, in fase molto avanzata poiché manca soltanto la gara d’appalto per assegnare i lavori”.

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Quali sono le vostre preoccupazioni?

“Le barriere in alcuni punti sono alte anche 7 o 8 metri. Così si va a creare un muro e ad impedire per molti residenti la vista sul mare. Adesso in molte abitazioni costruite anche ad ovest della ferrovia è sufficiente aprire la finestra per vedere il mare, mentre con questo progetto si vedrà un muro di pannelli fonoassorbenti. Non è la stessa cosa. Inoltre vi è un aspetto abbastanza strano: le barriere saranno realizzate soltanto sul lato ovest, lasciando scoperto quello est. Non occorre essere degli esperti per capire che in questo modo le case e anche i molti alberghi e residence che sono ad est vedranno aumentato il rumore connesso col passaggio dei treni, per una sorta di effetto eco che si andrà a sommare al rumore abituale. Per di più i pannelli fonoassorbenti non sono del tutto trasparenti”.

Non si può comunque nascondere che vi è un impatto ambientale non indifferente connesso al rumore del passaggio dei treni.

“Per la verità non abbiamo mai ricevuto lamentele su questo aspetto da parte dei cittadini di Cupra, che piuttosto hanno fatto notare come alcune recinzioni non fossero tali da garantire la sicurezza. Abbiamo scritto che prima di un intervento così impattante si dovrebbero cambiare i binari, esistendo oggi dei binari fonoassorbenti, così come le ruote dei treni che possono essere ad impatto acustico ridotto”.

Cosa può avvenire adesso?

“Al momento noi diciamo no a questo tipo di progetto, che scavalca oltre ai Comuni anche la Regione, essendo un intervento ritenuto di interesse nazionale. Le Regioni dovrebbero far scadere i termini e a quel punto sarebbero convocate in un tavolo Stato-Regioni dove potrebbero richiedere delle modifiche. Noi ci sentiamo l’ultima ruota del carro perché senza alcun coinvolgimento o parere abbiamo ricevuto un progetto già definito sul quale non siamo d’accordo. Non possiamo avere un Muro di Berlino a Cupra. come Amministrazione stiamo contattando il sindaco di Ancona Mancinelli e chiederemo un coordinamento marchigiano per impedire che questo progetto proceda in questo modo”.

Voi siete contrari comunque ai pannelli fonoassorbenti o soltanto a questo tipo di progetto?

“Noi chiediamo che l’impatto di un progetto del genere sia ridotto al massimo, con tutti gli accorgimenti possibili. Parliamo di pannelli che attraversano le aree più popolate di Cupra e una modifica così importante va discussa al meglio”