CUPRA MARITTIMA – Risultati ambivalenti per il turismo cuprense nel periodo gennaio-ottobre 2018 rispetto agli stessi mesi del 2017 per Cupra Marittima. Se nel 2017 l’effetto negativo del terremoto si era fatto sentire più nel settore degli alberghi che in quello delle strutture complementari (ad esempio i camping e i residence e i B&B), nel 2018 si è assistito ad un recupero del comparto alberghiero, che ha recuperato anche sui livelli del 2016, ma una ulteriore contrazione del settore extra-alberghiero. Il dato complessivo porta ad una diminuzione delle presenze turistiche del 10,1%.

I dati sono stati forniti a Riviera Oggi dall’Osservatorio Regionale del Turismo, con questa premessa:

“Questi dati, vanno necessariamente interpretati come dati di tendenza per le ragioni che seguono:

  • sono rilevati con cadenza mensile direttamente, mediante autodichiarazione dei titolari delle singole strutture ricettive, suscettibili pertanto di essere non esaustivamente attendibili;
  •  la rilevazione non è effettuata su un campione statisticamente significativo, come in alcune altre regioni, ma avviene massivamente su oltre 6.000 strutture ricettive, con possibili variazioni nelle dinamiche di rilevazione e di calcolo”.

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Gli arrivi, così come a Grottammare e San Benedetto, dimostrano una dinamica di gran lunga più positiva delle presenze, segnale di un periodo di pernottamento che si è ridotto (gli arrivi equivalgono al numero di persone che hanno soggiornato a Cupra; le presenze sono pari agli arrivi moltiplicati per le notti in cui si è dormito in hotel o nelle strutture turistiche).

Negli alberghi gli arrivi aumentano del 11,7%, negli esercizi complementari del 3,1%, e in totale del 5,9 rispetto allo stesso periodo del 2017. Tuttavia a questi dati non corrispondono un aumento delle presenze, il che evidenzia una riduzione del fatturato complessivo: aumentano negli alberghi del 7,1% ma si riducono notevolmente negli esercizi complementari (-13,2%); complessivamente si riducono del 10,1%.

Immaginando poco incisive le presenze di novembre e dicembre, abbiamo una riduzione totale delle presenze di quasi il 14,9% rispetto al 2016: dato esclusivamente dovuto agli esercizi complementari (-17%) mentre gli hotel hanno recuperato il livello pre-terremoto. Un dato però che peggiora a confronto con il 2015: se gli alberghi erano sempre attorno alle 38 mila presenze (ma gli arrivi erano soltanto a 7.119, quindi si segnala un forte aumento), lo stesso non si può dire per gli esercizi complementari: complessivamente, a fronte di una tenuta o un aumento degli arrivi complessivi, le presenze erano 281.113. Questo vuole dire che negli ultimi tre anni Cupra ha perso circa 65 mila presenze.

Un dato che potrebbe far riflettere e che, soprattutto, ha un andamento non troppo dissimile dalle gemelle turistiche del Piceno, San Benedetto e Grottammare, mentre nel resto della Regione Marche e in Italia si registra un andamento a volte molto differente.