SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Continuano le stoccate tra Andrea Cangini, senatore di Forza Italia eletto nelle Marche, e il Movimento Cinque Stelle di San Benedetto, attorno al tema della bretella collinare e alla viabilità cittadina. Di seguito la risposta di Cangini ad una nota stampa del M5S (clicca qui per leggerla).

Lo scorso novembre ho sostenuto l’opportunità di realizzare la “bretella collinare” di San Benedetto del Tronto. Mi rispose il consigliere regionale del Movimento 5stelle Peppe Giorgini, il quale sostenne una tesi legittima, ma per me assurda: “Fare nuove strade significa aumentare il traffico”. Presi così atto delle ragioni per cui i grillini erano contrari all’opera.

Nei giorni scorsi un cronista di “Riviera Oggi” mi ha ricondotto a quella polemica. Mi accorgo solo ora di una simpatica nota vergata, o per meglio dire vangata, dal Movimento 5stelle di San Benedetto in risposta ala mia intervista. La nota inizia con un errore, un dato falso. Ma questo, trattandosi di grillini, non sorprende. Le prime righe se ne vanno infatti per rimproverarmi un presunto sconfinamento: un senatore eletto “nel pesarese” non dovrebbe occuparsi di questioni che riguardano San Benedetto. Tesi bizzarra.

In ogni caso, essendo il mio collegio elettorale non la sola Pesaro, ma le intere Marche spero che i grillini non si adontino se torno sulla questione. Ci torno solo perché mi hanno accusato di parlare senza sapere, accusa piuttosto spiacevole per uno che è abituato a studiare prima di esprimersi. Ma sapere cosa? I grillini tessono le lodi di una “mobilità alternativa” ma non ne spiegano le modalità. Negano che il traffico di San Benedetto sia congestionato, ma non dicono su quali studi basino la loro certezza. Mi offrono le “lezioni gratuite”  dei loro “tecnici”, ma non ne fanno i nomi. Strano modo di porsi. Comunque, essendo persona di buon carattere, svelerò le mie fonti.

Il Comune di San Benedetto del Tronto, dopo aver creato un gruppo di lavoro interdisciplinare e avvalendosi della collaborazione dell’Unipm tramite il Cirs (Consorzio Interuniversitario sperimentale Ricerca Stradale e aeroportuale), ha approvato due studi di fattibilità riguardo l’opera in questione. Il primo relativo al tratto che dalla località Santa Lucia (dove attualmente si interrompe la parte già realizzata della zona sud) arriva alla Strada Provinciale 36 “Lungoalbula”, il secondo denominato “raccordo Nord SS16“.

Gli studi di fattibilità sono corredati da analisi dei flussi di traffico e dei vari collegamenti con la viabilità secondaria. Risulta evidente, leggendo le carte, il beneficio in termini di qualità della vita che deriverebbe dalla realizzazione di questa infrastruttura, considerando che la maggior parte del traffico che investe la Statale 16 nel tratto urbano ha come destinazione finale o l’attraversamento del territorio comunale o il raggiungimento della zona artigianale industriale del comune di Acquaviva Picena.

Ho letto le carte, ho espresso la mia opinione. Ma i grillini mi accusano sul piano personale. Come tutte le persone insicure dei propri argomenti, concludono la loro nota con una citazione dotta, facendosi forti delle parole dello “storico e saggista statunitense Daniel J. Boorstin” sulla differenza che passa tra conoscenza e false credenze. Impressionato da tanta cultura, ringraziando Google a nome degli amici grillini, ripenso al recente dibattito sui vaccini e con un sorriso rispondo: da che pulpito