SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A Natale bisogna essere tutti più buoni ma poi l’Epifania tutte le feste porta via e allora la fine di gennaio richiama un colpo di coda velenoso per la politica sambenedettese. Bruno Gabrielli, eletto nelle fila della maggioranza per la quale è stato poi nominato Presidente del Consiglio prima di essere sfiduciato (adesso è opposizione alla giunta Piunti), attacca il sindaco in merito al Mercatino di Natale che, congiuntamente alla pista sul ghiaccio, è stato posizionato nel periodo natalizio in Piazza Cristo Re.

“Inizialmente, e poi in Consiglio Comunale, ho fatto presente come la pista di pattinaggio su ghiaccio non avesse le autorizzazioni necessarie e infatti soltanto dopo il mio primo intervento le autorità amministrative si sono attivate. Tuttavia – afferma Gabrielli – ho poi voluto verificare se per il resto del Mercatino di Natale vi fossero le autorizzazione previste. Ebbene, non mi risulta che ci sia stata alcuna richiesta, addirittura”.

“Sulla base di una legge regionale sul Commercio manifestazioni di questo genere, straordinarie e temporalmente circoscritte, devono essere autorizzate con un atto del Comune, anzi, espressamente con un atto della giunta. Ad ogni modo, questo mercatino non è stato autorizzato neanche con un atto dirigenziale semplicemente perché non è arrivata alcuna richiesta da autorizzare” continua.

“Quindi non solo abbiamo avuto una pista di pattinaggio su ghiaccio fatta aprire senza autorizzazione, con il pericolo che se fosse accaduto qualcosa non sappiamo chi sarebbe stato responsabile, ma si profila anche un danno erariale perché dal Mercatino di Natale non risulta il pagamento né della tassa di occupazione del suolo pubblico né della tassa sui rifiuti” dichiara il consigliere comunale.

“Ci sono due piani da approfondire – continua l’ex assessore provinciale – Uno amministrativo, e uno politico. Quando i vigili urbani hanno transennato l’area per delimitare lo spazio del Mercatino, poi, successivamente, quando si sono accorti che non c’era autorizzazione, hanno scritto un verbale ma secondo me per prima cosa dovevano sequestrare la pista e chiedere la verifica di tutte le prescrizioni di legge. Perché non è stato fatto? Questo chiederò nell’interrogazione che presenterò al prossimo Consiglio Comunale”.

Dice Gabrielli: “Il fatto che per un mese tutto si sia svolto senza alcun rispetto di una legge regionale e di un regolamento comunale diventa ancora più grave perché il Comune sta usando il pugno di ferro con i commercianti del centro, che sono stati multati di mille euro perché, in occasione dei saldi di mezza stagione, dovevano comunicare l’iniziativa al Comune. Quello stesso Comune che autorizza eventi senza neanche una richiesta formale dei proponenti”.

“Io ho chiesto le dimissioni di Piunti, e la richiesta, in calce alla mia interrogazione, è stata firmata da tutti i consiglieri di minoranza tranne Marzonetti che evidentemente diventa un uomo della maggioranza, perché lui finge di non sapere niente e dichiara che farà degli approfondimenti quando la prima responsabilità politica è la sua. Anche alla luce di quanto accaduto un anno fa per l’autoscontro in centro, io verificherò adesso se ulteriori episodi del genere sono accaduti in passato – è l’analisi conclusiva – Il sindaco dovrebbe chiedere scusa e invece la butta sul personale dicendo che io sono stato sfiduciato dalla maggioranza come Presidente del Consiglio ma per me quella decisione è una medaglia da mostrare al petto perché non ho alcuna relazione con l’attuale maggioranza. Piunti cerca di andare avanti proponendo l’ordinaria amministrazione a San Benedetto ma neppure quella gli sta venendo bene come testimonia questa vicenda”.