SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Il Carnevale finisce male, recitava una nota canzone degli anni 60, ed è triste il destino del Carnevale Sambenedettese, dopo i fasti degli anni 2000, delle sfilate dei carri, della lotteria, dei tanti eventi collegati, delle 20/30 mila presenze a sfilata, ci troviamo oggi a commentare il nulla assoluto”.

Così, in una nota, Fabrizio Capriotti e Domenico Pellei, rispettivamente coordinatore Udc Popolari Laici e consigliere comunale Udc, che pungono il Comune di San Benedetto per assenza di eventi, a parte una festa prevista per bambini, legati al Carnevale, imminente e, anche quest’anno, la mancata presenza dei carri: “Ammettiamolo, noi sambenedettesi probabilmente una vocazione carnevalesca alla Rio De Janeiro o per lo meno vicina alla più sanguigna passione Picena legata al Carnevale (vedasi Offida, Castignano, Ascoli), probabilmente non l’abbiamo mai avuta – dichiarano entrambi – Il Carnevale è da sempre stato visto come fosse più una cosa per bambini, per gli adulti magari da consumarsi nelle discoteche o nelle feste in maschera e non necessariamente da festa in piazza”.

I politici affermano: “Perciò, tutto quello che sono riusciti a realizzare gli amici del carnevale e tutti i gruppi che negli anni hanno partecipato alle sfilate ed agli eventi organizzati, ha ancora di più il sapore di impresa epica. Passione, lavoro, tempo e denaro, mesi di impegni e responsabilità, notti in bianco, chi anche per un solo attimo non ha ammirato o ringraziato questi signori che con tanta fatica rallegravano le vie del centro, coinvolgendo i passanti ed affascinando tra mistero e realtà le migliaia di bambini presenti? – aggiungono – Tutto ciò, senza dimenticarlo, creando una manifestazione importante per la nostra città anche da un punto di vista economico, con ampia soddisfazione delle attività commerciali e dei pubblici esercizi del centro e con un ritorno finanziario per tutto l’indotto”.

“L’aspetto che vorremmo però sottolineare è quello umano, questa amministrazione decretando la fine del Carnevale sambenedettese, ha mancato di rispetto a tutte quelle persone che hanno dedicato ore, giorni e mesi di impegni, per far divertire intere generazioni, uomini e donne che hanno tolto del tempo alle loro famiglie, al loro lavoro, per rendere la nostra città ancora più bella ed attraente” concludono Capriotti e Pellei.