Violenza vera e istigazione. In questi giorni si parla di sicurezza a 360 gradi sia a livello nazionale che locale. L’input scatenante è arrivato dagli incidenti di Milano, prima di Inter-Napoli, nei quali ha trovato la morte un tifoso nerazzurro. Insomma il ritorno di una violenza non solo negli stadi che fa paura alla società civile. Preoccupa molto anche tutto quello che la istiga. Cioè forme che non sono in se stesse violente come i buu e certi striscioni negli stadi ma anche per le scritte che appaiono sui muri delle città italiane dove restano per tantissimo tempo tra l’indifferenza di chi ha il preciso dovere di impedirle e tanto più di cancellarle.
Le nostre città ne sono un segnale tangibile per cui invitiamo espressamente i vari sindaci a farle rimuoverle immediatamente oltre a vigilare di più sui punti ritenuti ‘sensibili’. Anche le istigazioni minacciano la sicurezza caro Pasqualino Piunti. Non c’è ombra di dubbio. Cito il primo cittadino di San Benedetto del Tronto, capofila della nostra riviera, anche perché i casi, spesso in luoghi turistici, riguardano la sua città più delle altre. Inutile spiegare quali sono, quanti sono e perché lo sono: lo capirebbe anche un bambino di 4 anni. Ci sono e basta. Non ci dovrebbero essere e basta.
Alla fine della prossima settimana faremo un giro per fotografare le scritte nella speranza di non trovarle più perchè rimosse o cancellate. Nemmeno una perché anche soltanto una scritta renderebbe complici di istigazione alla violenza chi di dovere. Se non sbaglio il compito è degli amministratori, sindaci in testa, di coloro cioè che noi abbiamo eletto per difendere i diritti di tutti e non per farci dire che siamo comunità incivili. Monito che va anche all’opposizione che su molti temi sensibili sta dormicchiando.
NOTA: abbiamo messo come foto la scritta in questi tempi più frequente e più conosciuta in Italia. Anche se di natura politica (si fa per dire), noi apartitici per natura possiamo permettercelo.
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Nel leggere quello scritto non ho potuto evitare un sorriso, non certo per il significato letterale di quella “strofa”, ma per la trovata ironica che la mia mente ha percepito, Io non ho affatto sentito il desiderio di sparare, ma di condividere una civile voglia di opposizione, ad un ideale politico che personalmente ritengo pecchi di civiltà, certamente SI. Forse è la stessa ironia che il comico Bebbe Grillo ha espresso riferendosi alla mamma del ministro dicendo “Quella sera avrebbe dovuto prendere la pillola”. Poi ho riflettuto: ma anche se perdessi il senno e in un momento di pazzia volessi… Leggi il resto »
Caro Riego
Le tue considerazioni prima del PS potebbero anche avere un senso ma poco c’entrano con il contenuto del mio DisAppunto tra l’altro generico. Come ho scritto a fine articolo spiegando il perché di quella foto.
Il fatto che tu avessi già sollecitato la cancellatura diventa un aggravante per le amministrazioni di San Benedetto e Grottammare.
Ho scritto ciò che ho scritto perché, dal mio punto di vista, ritengo che non siano solo alcune scritte sui muri delle città ad istigare alla violenza, ma a volte anche una legge insensata o un decreto possono istigare e provocare indicibile violenza e quelle sono “scritte” molto difficili poi da cancellare. Una violenza che ricade sui cittadini, sull’economia di un paese, sul tessuto sociale, su un paesaggio, sull’ambiente, sul futuro delle nuove generazioni. La reazione di Salvini a questa frase è stata “io non ho paura”. A me, invece, ciò che fanno i governanti spesso fa “paura”. Una paura,… Leggi il resto »