SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Moreno Pieroni sbarca a San Benedetto per parlare principalmente di Sanità ma l’occasione è buona anche per chiedere all’assessore alla Cultura e Turismo della Regione di commentare i dati sulla stagione estiva 2018 per quanto riguarda l’afflusso di turisti.

A fine dicembre Pieroni e Ceriscioli avevano svelato i dati sulle presenze turistiche complessive in tutte le Marche, circa 10 milioni. “Un dato confortante se raffrontato all’anno 2017 che per noi è stato il più difficile – commenta Pieroni – basti pensare che fino a marzo 2017 avevamo dati che parlavano di prenotazioni nelle strutture del -70% “.

Il colpevole numero uno della flessione degli ultimi anni per l’assessore è stato il terremoto. “Nel 2015, prima del sisma, avevamo 14 milioni di presenze e dobbiamo tornare su quei numeri” continua l’esponente del Psi anche se il solo terremoto, forse, non è sufficiente a spiegare un declino che sembra avere radici più profonde. Qualche giorno fa infatti noi di Riviera Oggi mettevamo a confronto i dati dal 2013 in poi (CLICCA QUI) e la flessione sembrava interessare questa regione da prima del sisma del 2016 (basti pensare che nel 2012 e 2013 si registrarono oltre 18 milioni di presenze già scese a 12 milioni nel 2014).

Per Pieroni, che sottolinea le campagne pubblicitarie Rai per il rilancio del turismo marchigiano (“andremo in onda in prima serata anche durante il Festival di Sanremo”) oltre al progetto wi-fi gratuito che da maggio sbarcherà su tutta la costa marchigiana, il problema principale sembra la fine dell’attrattività, collegata al sisma, per le zone montane. “La stagione turistica invernale e sciistica praticamente non c’è più”.

Un altro problema che però evidenziano diversi operatori sambenedettesi ultimamente è che, rispetto agli anni passati quando erano disponibili già nel mese di novembre, la Regione non ha ancora divulgato i dati dei singoli comuni. “Di solito li diamo agli amministratori che li chiedono” dice in un primo momento Pieroni che poi assicura che i dati “locali” saranno divulgati “dopo le feste”, quindi a brevissimo. Poi una chiosa finale sul sistema “Istrice” a cui si affida Ancona per registrare le presenze sul territorio. “Stiamo cercando di migliorarlo. E’ un sistema che ci permette di ragionare su dati certi e non a campione come fanno nel resto d’Italia ma il lato negativo è che per avere questi numeri certi non riusciamo a dare i dati in tempo reale”.