di Alessandro Maria Bollettini

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È giunto al termine questa mattina il I° torneo nazionale giovanile “Città di San Benedetto del Tronto” che ha visto trionfare il Genoa Under 16 ai rigori contro l’Atalanta. Il capitolo finale di questa intensa tre giorni si è svolto al Campo Sportivo Ciarrocchi di Porto d’Ascoli alle ore 10.30 ed ha visto protagonisti, come detto, rossoblu e neroazzuri, che avevano eliminato in semifinale rispettivamente Sambenedettese e Sassuolo.

Una bella giornata di sole ed una buona cornice di pubblico – circa 350 gli spettatori presenti – hanno accompagnato le due compagini alla lotta per la conquista del titolo, che è stata combattuta fino all’ultimo calcio di rigore. Le due squadre hanno infatti terminato sullo 0-0 sia i tempi regolamentari, sia i successivi supplementari.

Il match è stato molto fisico ed è stato spesso interrotto da numerosi calci di punizione, spesso seguiti da cartellini gialli, rendendo il gioco poco fluido e decisamente spigoloso. In tutto il tempo di gioco le azioni da gol sono state ben poche e sono nate soprattutto da iniziative personali e palle inattive. Il giocare una finale di un torneo che è già riconosciuto come uno dei principali in Italia, nonostante sia solo alla sua prima edizione, deve aver influenzato l’atteggiamento dei giocatori, che hanno anche accusato la stanchezza derivante dagli impegni dei giorni scorsi, in cui hanno giocato due partite al giorno senza poter riposare. Le residue energie, fisiche e mentali, sono state sprigionate negli ultimi minuti regolamentari e durante tutti i supplementari, dove è emersa prepotentemente la voglia di sollevare la coppa da parte di entrambe le squadre. Le ultime battute di gioco hanno visto scaldarsi anche il tifo sugli spalti, presente durante tutto l’incontro ma protagonista soprattutto nel finale, quando lo scorrere dei minuti stava portando inesorabilmente alla lotteria dei rigori.

Il rigore decisivo di Seydou Fini

FINALE DECISA DAI RIGORI. Dopo una grande occasione per parte, una traversa del Genoa ed un gran tiro da fuori dell’Atalanta, il tempo è scaduto e così i giovani talenti si sono trovati a dover stabilire la squadra campione dagli undici metri. Se alla trasformazione di Lipani (G) ha risposto quella di Orlando (A), a quella di Licco (G) non ha invece risposto Vavassori (A), che commette l’errore fatale ai suoi facendo la barba alla base del palo sinistro. Colucci (G) incrementa il vantaggio del Grifone sulla Dea, che può solo inseguire con le trasformazioni di Barbisoni (A) e di Meloni (A), inframezzate però da quella di Mam Servigi (G).

 

A sinistra l’Atalanta seconda classificata. A destra la gioia del Genoa a fine gara

FINI MIGLIOR GIOCATORE. Sul dischetto si presenta per ultimo Seydou Fini, il numero 10 del Genoa, un classe 2006 che si è contraddistinto per velocità, tecnica e fiuto del gol per tutto il torneo, compreso il suo atto finale, in cui ha fatto letteralmente impazzire i centrali bergamaschi, spesso costretti a falli tattici. Non poteva essere che lui, il più giovane e brillante del torneo premiato anche come Mvp, a segnare l’ultimo rigore e a mettere la firma sulla Coppa “Città di San Benedetto del Tronto”, forse la prima di una lunga serie.

Seydou Fini premiato come Mvp del torneo da Pierluigi Tassotti

PARLA PIUNTI. Le ottime prestazioni del gioiellino del Genoa lo hanno messo in luce al punto da essere eletto Miglior Giocatore del torneo, tramite una targa di riconoscimento consegnatagli dall’Assessore allo Sport Pierluigi Tassotti. Il Sindaco Pasqualino Piunti ha invece consegnato il Trofeo al capitano dei rossoblù Colucci, che lo ha alzato facendo partire i festeggiamenti dei suoi compagni, dello staff e dei tifosi presenti. Il Primo Cittadino sambenedettese ha dichiarato: “Voglio fare i complimenti ad entrambe le squadre che hanno dimostrato grande talento durante tutto il torneo, un torneo che abbiamo intenzione di consolidare e che si appresta ad essere una pietra miliare del calcio giovanile italiano.”

Si conclude così la rassegna con un bilancio sicuramente positivo – peccato unicamente per il maltempo dei giorni scorsi – in attesa di novità per il 2020, per quello che potrebbe diventare negli anni un vero e proprio fiore all’occhiello dell’offerta della Riviera.