SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Gianni Balloni risponde alle parole del consigliere comunale del Partito Democratico Tonino Capriotti. Qui puoi leggere il loro precedente scambio. Di seguito le parole di Balloni.

Voler ciurlare su una mia dichiarazione senza opportunamente e doverosamente contestualizzarla è di pessimo gusto.

La mia provocazione, “Anch’io da giovane…”, ampiamente riportata dalla stampa, è avvenuta in risposta ad una affermazione espressa nel Consiglio Comunale odierno con la quale si volevano additare le scorribande incivili ed illegali di giovani nottambuli, alla incapacità dell’Amministrazione ed alla mancanza di cultura ed alternative che la città non sarebbe in grado di esprimere.

Su questa base ho rilevato come il problema sia di ogni generazione giovanile, e retoricamente l’ho fatto mio, tanto è vero che attualmente riguardi tutte le città italiane durante i fine settimana.

Orbene, non amando le ipocrisie, se qualcuno vuol sostenere che almeno durante le feste carnescialesche ai tempi delle superiori o quelle goliardiche universitarie, non abbia o non abbia mai visto alzare il gomito, francamente lo trovo poco credibile.

Questo non significa giustificare o tollerare alcunché, ma neppure voler scaricare demagogicamente responsabilità sull’Amministrazione.

Al Collega Capriotti mi permetto di dire che bisogna anche saper cogliere il senso delle parole e non la sola letteralità, non mi dolgo che il giornalista ne approfitti per un titolo ad effetto, mi meraviglia la grettezza dell’interpretazione da parte di chi ama rivestire il ruolo di savio fra stolti.

Io non ho replicato ad una mia gaffe, perché sul valore e disvalore della trasgressione giovanile vi sono enciclopedie a non finire di sociologia del diritto, ho solo chiarito ai giornalisti, per onore di verità, l’intendimento delle mie parole chiaramente equivocate.

Quale esponente di Fratelli d’Italia, figuriamoci se banalizzo il tema della sicurezza, cavallo di battaglia del partito e tema caro ad ogni onesto cittadino e di cui l’Amministrazione si è fatta carico incontrando e sollecitando tutte la Forze dell’Ordine, io ho ritenuto che fosse banale proprio e semplicemente la mozione presentata dal Collega Capriotti.

Il fatto poi che la mozione sia stata ritirata è la dimostrazione dell’inutilità della stessa.

Se avessi voluto banalizzare, sarebbe stato facile sindacare sull’ignoranza economico-aziendale di chi ha affermato come vi siano attività commerciali che vendendo un “cicchetto” ad 1 euro, fatturino addirittura 500 mila euro euro, ma ho ritenuto evidente che stesse utilizzando una iperbole per rafforzare il concetto che stava esprimendo in quel momento, così come avrei potuto polemizzare sul fatto che, nella zona da tutelare a cui si riferiva il Consigliere Capriotti, guarda caso vi sia un’attività di famiglia dello stesso, ma sarebbe stata una polemica di poco pregio perché anche i parenti sono cittadini e non bisogna vergognarsi, cancellando la via nel corpo della mozione, di volerne rappresentare le lamentele.

Diceva Terenzio “Homo sum, humani nihil a me alienum puto”.

Certo, poi ci sono gli angeli, e lì mi inchino.