Pegorin 7: Tutto sommato, nell’arco dei 90 minuti, non viene sollecitato molto dagli attaccanti del Gubbio. Viene chiamato in causa seriamente soltanto al 19′, quando Piccinni disegna una punizione perfetta col sinistro, indirizzata al “sette”. Lui risponde da campione vero con una parata che, da sola, vale il risultato.

Gelonese 6,5: Trapiantato da centrocampo a fare il terzo di difesa si rivela una vera e propria sorpresa in quella zona di campo. Sempre attento, sia in marcatura che in disimpegno, in almeno due occasioni salva la Samb dal pericolo imminente. Bravissimo.

Miceli e Zaffagnini 6: L’intesa fra i due cresce sempre di più. Sempre attenti, sempre coordinati negli interventi. Sfortunato Miceli, che in Zona Cesarini sfiora un gol che avrebbe permesso alla Samb di “rubare” il Natale al Gubbio, in pieno stile Grinch.

Rapisarda 5,5: Non il miglior Rapisarda a Gubbio, ma di certo non possiamo pretendere che il capitano rossoblu sia fatto di fili e ingranaggi come un robot. Qualche leggerezza dietro e un’azione offensiva non sempre accompagnata con la costanza e l’efficacia a cui ci ha abituati. Ci può stare in un momento in cui tutti i rossoblu sono iper-sollecitati.

Signori 6,5: Il suo raggio d’azione è più basso rispetto al solito. Molto bravo, in genere, a pilotare coi suoi piedi l’azione di ripartenza dei rossoblu. Oggi ha molte meno opzioni perché i suoi compagni attaccano gli spazi con più parsimonia. E allora si mette lì dietro cercando di sporcare palloni agli avversari, recuperarli, ripulirli per la sua squadra.

Caccetta 5,5: Parte bene giocando un buon primo tempo in cui fa attenta guardia fra le linee dove Plescia era, sulla carta, avversario temuto ma alla fine ben arginato. Nel secondo tempo cala di condizione e gli errori sono inevitabili sul finale di gara.

Rocchi 6,5: Arriva alla fine della partita stremato. E lo crediamo bene perché è il centrocampista che, più di tutti, fa la doppia fase. Un motorino in fase di recupero, sempre incollato ai piedi dell’avversario. Altrettanto bravo a pilotare palla al piede la ripartenza quando gli capita l’opportunità. Inoltre prova pure l’inserimento in area con una certa continuità. Edgar Davids, forse, si è reincarnato in Serie C (con le dovute proporzioni eh).

Cecchini 6,5: Forse la sua miglior partita da quando veste la casacca rossoblu. Una crescita importante rispetto al giocatore timido di inizio stagione si era già vista, e nettamente. Ma la partita che fa a Gubbio è il manifesto definitivo della sua maturazione fra interventi attenti dietro e un appoggio all’azione offensiva costante e intenso.

Ilari 6,5: Gioca una bella partita come riferimento offensivo tentando di fare il “pistone” della situazione. Dai suoi piedi passa spesso lo smistamento verso la fascia sinistra ad innescare Calderini per poi attaccare l’area. Non è certo una punta e la presenza negli ultimi 16 metri della Samb, di questi tempi, è il problema principale. Ma ci sta provando e si merita i complimenti.

Calderini 7: Nettamente il migliore in campo. Per i 65′ minuti in cui pesta l’erba del “Barbetti” mette il cartello “Proprietà di Elio Calderini” sulla fascia sinistra, zona di campo che letteralmente consuma facendo avanti e indietro, l’unico a creare la vera superiorità numerica saltando sempre l’uomo. Paolelli, terzino destro eugubino, l’ha certamente sognato la notte dopo così come Calderini deve aver rivisto quella clamorosa traversa che al 10′ gli ha negato la gioia della seconda rete in rossoblu. (20′ st Russotto 6: Entra con buona verve rispetto alle ultime volte e ci prova in un paio di occasioni. In una di queste impegna seriamente il giovane Gabriele Marchegiani che, come il papà Luca, fra i pali ci sa fare ).

Roselli 6,5: Più che un allenatore in questo momento sembra un naufrago costretto a razionare le scorte di cibo e acqua. Ma è nell’assoluta emergenza che le qualità umane migliori escono fuori e in questo senso Giorgio Roselli sta creando una squadra che risponde all’emergenza in maniera incredibile. La Samb, nonostante non riesca a vincere e a tratti soffra un po’ un avversario in ogni caso di qualità, dimostra di essere complessivamente una squadra nettamente più evoluta rispetto al Gubbio. Tutto questo con appena 11 giocatori con 90 minuti di autonomia nelle gambe, 11 giocatori che giocano non stop da settimane, 11 giocatori in grado di blindare la difesa con un gol (uno) preso nelle ultime sette partite. Probabilmente il miglior allenatore, in termini di gestione delle risorse umane, che Franco Fedeli abbia mai conosciuto nella sua avventura in rossoblu.