SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “C’è un po’di preoccupazione perché già abbiamo problemi e ogni giorno se ne aggiungono. Ho diversi giocatori fuori ruolo ogni partita, rischiamo di averne ancora di più per la partita di Gubbio”. Il copione della conferenza stampa pre Gubbio-Samb sembra lo stesso delle ultime volte. Ma non certo per colpa di mister Giorgio Roselli, che ogni settimana è costretto a leccare le ferite di una squadra sempre più incerottata.

Stavolta a fermarsi è Vedran Celjak, il difensore croato uscito anzitempo nell’ultima partita e che a Gubbio neanche metterà piede. Potrebbe farcela per la partita di Santo Stefano contro la Fermana ma intanto, domani, i rossoblu si presentano in Umbria con una difesa da inventare e con la prospettiva di rivedere, forse, Gelonese nei tre dietro altrimenti sarà Cecchini (pure lui non al meglio) a stringere in mezzo alla difesa.

La Samb parte con appena 17 giocatori di movimento, fra cui tanti giovani, due portieri e riporta in panchina Brunetti più per spirito di squadra che per altro visto che il giovane è stato fuori 4 mesi per infortunio. “Fosse per me sospenderei adesso il campionato, magari per neve, perché non recuperiamo nessuno fino a gennaio e tutte le partite perdiamo qualcuno” scherza Roselli che in ogni caso elementi per guardare il bicchiere mezzo pieno ne ha. “Sono felice perché la mia squadra, nonostante viva condizioni di difficoltà continua, riesce comunque a esprimersi. Adesso, fino alla fine dell’anno, dobbiamo guardare giorno per giorno”.

Certo, i punti raccolti nelle ultime uscite consentono di guardare alle prossime con un po’ più di serenità ma in ogni caso l’allenatore non sottovaluta il Gubbio. “Giocano con un 4-2-3-1 molto particolare e camaleontico. Sorrido a pensare che ogni settimana incontriamo una squadra con caratteristiche diversissime dalla precedente. E’ anche il bello del calcio italiano, è molto vario”. Infine un pensiero a quella che è stata la sua ex squadra, seppur solo per sei mesi nel 2014. “E’ stata un’esperienza bellissima tornare vicino a casa (Roselli vive a Genova ma è nato in Umbria n.d.r.) dopo decenni”. E pure messaggi d’amore per il mister avversario, quel Galderisi che ha assaggiato anche la Samb 12 anni fa: “Un allenatore che stimo molto, uno a cui lascerei anche il portafogli e nel calcio ce ne sono pochi”.