SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La questione dei dehors e del nuovo regolamento tiene banco a San Benedetto. Oggi è prevista una commissione consiliare che si occuperà approfonditamente dl tema mentre Confesercenti (CLICCA QUI) ha già annunciato di aver fatto partire una raccolta firme.

Sulla questione entra oggi anche il gruppo consiliare del Pd con un comunicato congiunto di Di Francesco, Capriotti e Morganti. Qui lo riportiamo integralmente.

“Il Natale è alle porte e ci sentiamo di dare un consiglio spassionato a Piunti: esca dalla teca di vetro in cui si è rinchiuso da un bel po’ di tempo e vada ad ascoltare attentamente e concretamente le istanze dei commercianti con un approccio costruttivo e propositivo.
Abbiamo appreso inoltre che è stata lanciata una petizione a difesa dei dehors, alla quale stanno partecipando non solo le attività interessate (sarebbe stato strano il contrario), ma anche numerosi cittadini, esprimendo a gran voce la propria contrarietà alla bozza che è stata fin qui elaborata.

Gli esercenti non sono per niente soddisfatti del nuovo piano e riteniamo che non ci sia stato fino ad oggi nessun recepimento delle proposte avanzate dalle associazioni di categoria e di quelle rappresentate dalle forze politiche e civiche che è bene rammentare rappresentano una larga fetta maggioritaria di questa città e di cui non si può non tenerne conto. Non ci risulta inoltre che sia stato formalizzato alcun parere e comunicazione da parte della Sovrintendenza sulla bozza del regolamento occupazione suolo pubblico.

Il regolamento partorito va ben oltre le prescrizioni e le richieste della Sovrindentenza e nel percorso fino ad oggi attuato non può venir meno l’ascolto delle esigenze e il confronto al fine di arrivare ad una sintesi condivisa, questo è il nostro auspicio.
Il nuovo regolamento cosi com’è stato definito penalizzerebbe di molto le attività commerciali che hanno effettuato consistenti investimenti sulle strutture, si determinerebbero mancate entrate per importi rilevanti per le casse comunali, ci sarebbero ripercussioni anche sui lavoratori di queste attività che si dovrebbero ridimensionare , e un danno alla città che vive prevalentemente di turismo.

Vorremmo sapere le motivazioni di questo braccio di ferro che va ben oltre quanto richiesto dalla Soprintendenza e avrà il solo effetto di penalizzare fortemente una delle prime voci produttive della città. La invitiamo a riflettere ed a recepire le istanze di tutte le componenti e soprattutto ad attuare un lavoro condiviso conciliando le esigenze di tutti nella speranza che secondo noi ci possono essere dei margini di miglioramento basta la volontà politica dell’amministrazione, nella consapevolezza che se dovesse prevalere una impostazione condivisa nella definizione della bozza di regolamento saremmo determinati nel sostenere in maniera convinta il nuovo piano”.