MONTEPRANDONE – Alza il telefono e alla prima domanda, Orlando Ruggieri ti dà il titolo dell’articolo: “Io mi candido comunque”. Dopo averlo sentito qualche settimana fa, l’ex sindaco di Monteprandone ed ex deputato nella lista La Margherita ribadisce quanto aveva già espresso in precedenza: ovvero il suo nome in lizza alle elezioni comunali del 2019 come candidato sindaco. Anche se, al momento, per Ruggieri, iscritto al Partito Democratico, occorre valutare anche gli intendimenti del partito, dove alcuni attuali amministratori della giunta Stracci (in primis il vicesindaco Sergio Loggi) potrebbero avanzare proprie candidature.

“Ho un mio programma, ho fatto degli incontri, ho sviluppato dei punti di riflessione. A giorni la città di Monteprandone conoscerà la mia proposta” afferma. Il tutto, ad ogni modo, “all’interno di quella che sarà una lista civica, non una lista con il Pd più la società civile”.

“Non ho blindature, io metto a disposizione la mia esperienza per guidare Monteprandone. Le varie candidature potranno confrontarsi all’interno del Partito Democratico, serenamente. Ho letto quel che ha detto Sergio Loggi: lui intende promuovere legittimamente una campagna d’ascolto, io sono dell’avviso che un programma non lo tengo da parte, io voglio vedere che presa farà sui cittadini quello che avrò loro da dire. Io ci sono”.

Loggi, ma non soltanto lui, afferma che il nome del candidato sindaco deve uscire da chi ha collaborato con la giunta Stracci.

“Ci possono essere elementi programmatici da portare in continuità ma capisco meno invece il fatto che vi debba essere una specie di legge dinastica per cui può candidarsi soltanto chi fa parte dell’Amministrazione uscente. Anche perché non è mai stato così: io non ero parte dell’Amministrazione Forlini, Menzietti non faceva parte della mia squadra e Stracci non era nell’Amministrazione Menzietti. Se vogliono fare un accordino tra pochi e pensano di escludermi mi sembra un modo un po’ estemporaneo di proporsi alla città. Rispetto chi vuole fare gli occhiolini all’Amministrazione Stracci, ma non lo condivido. Io chiedo sostegno a tutti, anche a Marino Lattanzi del quale sono amico anche se la politica ci ha spesso diviso”.

Se all’interno del Pd però non si arrivasse ad un accordo su un nome condiviso? Secondo lei le primarie sono una strada praticabile?

“Io sto a quanto detto da Loggi, che si è detto convinto che con il confronto e il ragionamento si possa arrivare ad una soluzione. Io mi sono già mosso in maniera decisa. Per le primarie, non perderei neanche un secondo con regolamenti e codicilli: se si sceglie di farle siano a campo libero, si chiamino i cittadini a decidere senza fare analisi del sangue a chi viene a votare. Ma che non siano neanche un modo per arrivare ad accordicchi, del tipo che chi vince deve poi gestire la squadra pesando i posti in giunta. Chi vince poi detta la linea e realizza l’Amministrazione consona al programma presentato. E che le primarie, che potrebbero essere una risorsa, non vengano brandite come una minaccia”.

“Fino ad ora ho visto posizionamenti di due o tre elementi della maggioranza che cercano visibilità – continua Ruggieri – ognuno ha una idea di città, da questi signori invece non ne ho sentita nessuna. Se si fa un confronto serio sull’idea di città ci sto, sono convinto di essere vincente ma senza che tattiche e rinvii blocchino tutto. Non ho nulla in contrario alla buona continuità dell’Amministrazione, ma, lo ripeto, io voglio una lista civica. E non mi piace aspettare: io sono in campo, farò una mia proposta e discuterò con chi ne presenta altre, ma fino ad ora non le ho viste. Le tirassero fuori e ne discutiamo. Qualcuno dice che io sono una faccia conosciuta, ma credo di essere più giovane di tanti altri”.

Cosa ne pensa del M5S locale? 

“Mi piacerebbe confrontarmi anche con loro, ho letto di nomi come quello di Romano Speca che non mi pare abbia confermato. Sarebbe un confronto interessante ma se per loro vale il principio dell’assoluta immacolatezza politica, allora il confronto si farebbe difficile perché non credo sia un valore”.