SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Samb che è ritornata ad allenarsi in vista della trasferta di sabato prossimo a Gubbio. Intanto ieri, lunedì, il difensore Di Pasquale si è operato al legamento crociato e sembra che tutto sia andato per il meglio. L’operazione è stata svolta dal professor Raul Zini: Di Pasquale nei prossimi giorni inizierà il percorso di riabilitazione. Per il resto Brunetti è tornato in gruppo dopo i problemi al ginocchio mentre hanno ripreso le sedute atletiche differenziate sia il difensore Biondi che il centrocampista Bove. L’attaccante Stanco invece sta recuperando dalla lesione al flessore e tornerà disponibile a gennaio. Celjak invece ha accusato un risentimento al flessore e la sua presenza è a dubbio nella trasferta di Gubbio.

Intanto uno dei protagonisti di questo momento della Samb, il difensore Mirko Miceli, è tornato a parlare con la stampa: “Venivamo fuori da un momento difficile e siamo usciti piano piano. Adesso l’importante è farsi trovare pronto dopo quel periodo in cui sono finito in panchina, poi ogni allenatore fa le sue scelte come è giusto. I pochi gol che stiamo subendo sono dovuti ad un atteggiamento tattico, si difende più compatti, non penso sia merito mio o di Pegorin o di altri difensori ma della squadra nel suo complesso. Mi trovo bene con la difesa a tre ma in passato ho giocato anche con la difesa schiarata a quattro, più che il modulo molto dipende da come viene impostata la squadra”.

“Il brutto inizio di campionato può essere dipeso secondo me dai molti cambiamenti estivi, forse dovevamo conoscerci meglio tra noi calciatori e fare più partite. Col tempo abbiamo dimostrato di essere squadra anche perché dall’inizio della stagione siamo stati sempre uniti. Forse quel mese di ritardo dell’avvio del campionato non ci ha consentito di rodare subito la squadra e di farci conoscere al meglio tra di noi. Io ho sofferto quando sono andato in panchina, all’inizio ero un punto fermo della squadra ma è giusto che un allenatore faccia le sue scelte” afferma Miceli.

Due mesi fa ci davano per retrocessi, adesso ci siamo tirati un po’ su e stiamo dimostrando il nostro valore. Ma attenzione, la classifica è abbastanza corta, siamo a ridosso della zona play off ma anche molto vicini a quella play out, quindi non possiamo distrarci. Qual è il nostro obiettivo finale? Chi fa questo mestiere punta sempre in alto, non sta a me dire se saremo primi o decimi o peggio ancora. L’importante è fare sempre meglio”.

Secondo il difensore calabrese “ad un certo punto ci siamo tirati su le maniche ed è scoccata la scintilla, anche grazie all’aiuto di mister Roselli, che è un tipo molto pragmatico, esperto per la categoria. Sa che nel calcio non si inventa niente e per questo lo ascoltiamo e diamo il massimo. Ha un suo equilibrio di gioco, non vuole troppi uomini all’attacco e secondo me fa bene, anche perché in questa categoria è fondamentale prendere pochi gol. Sabato saremo a Gubbio, una squadra con ottimi calciatori in attacco, ma non esistono partite facili o difficili”.