
La notizia è quella buona per le pance dei nazionalpopulisti nostrani: una “professoressa di italiano immigrazionista” (sic!) di una non identificata “scuola media di Roma” organizza “l’ennesimo sopruso ideologico“. E quale sarà mai? Ah, certo: un “tema con il seguente titolo: «Siamo tutti stranieri». Così, senza punto interrogativo. Lo svolgimento, pertanto, era già incanalato: siamo tutti migranti, e buonanotte alle identità nazionali“.
Senonchè, nell’articolo firmato da Elena Sempione per il quotidiano di orientamento di estrema destra “Primato Nazionale“, c’è un’eroina che si ribella al “sopruso”: “fortunatamente, un’alunna coraggiosa si è ribellata“. E cosa avrebbe scritto? “I confini esistono, l’amore per la patria esiste” e fin qui, sarebbero considerazioni lapalissiane ma che invece vengono esaltate dalla retorica nazionalista che sconfina in una esplosione da Istituto Luce: “Quando passo sotto il maestoso Colosseo, quando cammino davanti all’Altare della Patria, il mio cuore viene trafitto da un sentimento di appartenenza. A casa di mia nonna c’è il tricolore. Io mi fermo sempre ad ammirarlo e penso alla mia Italia, alla mia amata Italia. Penso a tutta la storia d’Italia, alle vittorie, alle sconfitte e alle ingiustizie. Mi viene in mente l’Unità d’Italia, le guerre di indipendenza“.
E termina la Sempione, utilizzando lo slogan di Casapound: “È proprio il caso di dirlo: ci sono alcuni italiani che non si arrendono“.
Il testo è accompagnato da una foto in cui comparirebbe l’attacco del tema della coraggiosa alunna, la quale, in bella calligrafia, non ha dimenticato di disegnare una bandierina italiana in alto al foglio protocollo. Che carino, eh?
Peccato che sia attraverso twitter sia in coda all’articolo stesso, abbiamo più volte chiesto a Primato Nazionale di conoscere il nome della scuola e della “professoressa immigrazionista”, non nominati nel testo. Non dell’alunna. Ma almeno della scuola. O di una professoressa siffatta, a legger la penna palpitante della Sempione.
Niente, per ora. Attenderemo adesso i dettagli, felici di poter anche noi precisare meglio a cosa o chi si riferisse la palpitante prosopopea della Sempione. Perché altrimenti l‘articolo si inscriverà nella rete propagandistica che purtroppo certi ambienti nazionalpopulisti stanno ampiamente adoperando, da tempo: quella delle fake news o, per farsi capire dai primatisti nazionali, delle patacche belle e buone. Anzi ci sarebbe di più, da dire: non si capisce come possa un tema di una ragazza delle medie diventare argomento di discussione politica. Che tempi. E i commenti al di sotto dell’articolo ne sono testimonianza: “Lode e gloria al sacrificio dei nostri soldati! W l’Italia è gli italiani” il più apprezzato.
Aspettiamo, comunque.
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L’orgoglio nazionale non è un reato, sentirsi Italiani non è un reato, pensare che una nazione debba prima di tutto pensare ai propri cittadini e poi agli immigrati non è reato. Passare sotto il Colosseo o sotto l’Altare della Patria non è reato, sentirsi Italiani sulle sponde del Piave oppure visitando i luoghi della resistenza sulle dolomiti, dove migliaia di ragazzi (da Palermo ad Aosta) sono morti per difendere la Sua terra, non sono reati! Non capisco il senso di questo articolo, indirettamente pro immigrazione e pro politiche fallite ed oserei dire non pro Italiani. Non sono di estrema dx,… Leggi il resto »
Non ho scritto che sia reato.
Ho scritto che senza citare la fonte è una patacca e purtroppo certa propaganda in Italia sta utilizzando questo metodo senza incontrare ostacoli. Giornalismo è altra cosa.
Inoltre utilizzare pensieri di una bambina per fare propaganda politica spacciata per notizia senza fornire fonti è qualcosa che non va giustificato.
Attendo ancora smentite
Esiste ancora la libertà di fornire o non fornire fonti? Oppure decide Lei che è una fake news senza le basi per poterlo affermare con sicurezza? Siccome Lei non può dimostrare che sia un fake, nello stesso modo in cui loro non citano la fonte, non capisco il Suo articolo che parte dal presupposto che: siccome è pro governo giallo/verde è un fake! Se lo avessi scritto io, che non mi sono mai candidato per nessun partito, avrebbe un senso, se lo scrive Lei che si è candidato con quella che dovrebbe essere l’opposizione (praticamente 4 gatti) ha un altro… Leggi il resto »
“Esiste ancora la libertà di fornire o non fornire fonti?”. Possiamo finirla qui direi. Il resto sono speculazioni delle quali sono felice lei riesca a riflettere
Le può prendere come speculazioni, io lo prendo per conflitto di interessi… Come vede sono punti di vista!
I punti di vista sono tutti accettabili poi ognuno valuta se sono quelli di una formica che ha una visuale deformata della realtà. Ad esempio scrivere tre commenti su un articolo senza commentare l’articolo: ovvero che nei social non compare nessun nome della “giornalista” che ha scritto l’articolo, il giornale non ha fornito nessuna risposta precedente a questo mio articolo in merito a elementi chiarificatori, che non esiste nome della scuola e dell’insegnante, che dare dell'”insegnante immigrazionista” ad una insegnante che avrebbe dato un tema dal titolo “siamo tutti stranieri” è indice di una estrema ignoranza, che non si sfruttano… Leggi il resto »
Mi dispiace ripetermi, ma la libertà sta da entrambe le parti, si possono dare spiegazioni e fornire fonti così come si decide di non darle, poi ognuno la pensa come vuole. Io non ho nessun fastidio, credo sia poco elegante (diciamo così) contestare un fatto e farlo passare per fake news, principalmente perché proviene dalla parte sbagliata. Se Lei ha il dubbio che sia un Fake (e può solo avere il dubbio e non la certezza) io ho il dubbio sulla Sua buona fede, considerando il Suo credo politico, credo che non faccia una grinza, come si suol dire.
Lei può avere tutti i dubbi che vuole, tanto sono gratis, ma non capisco cosa vuole da me e soprattutto dimostra che di fronte ad un fattodel genere, di cui ormaia certa propaganda fa un uso smodato, per lei io sarei il problema: è una questione di intelligenza e non sarò io a fare l’analisi. Faccio il giornalista e lavoro sulle notizie non sulle psicosi, e noto che un articolo usa la storia di una bambina, crea una figura di una “professoressa immigrazionista” (il che fa ridere) perché ha dato un titolo “Siamo tutti stranieri”, non cita qual è la… Leggi il resto »
Non mi pare di aver scritto da nessuna parte che Lei è un problema per me, ci mancherebbe altro. La mia analisi è rivolta sul fatto che un giornalista, dichiaratamente di sinistra, allo stato dei fatti e delle sue scente, usa un giornale “Riviera Oggi”, che dovrebbe essere sopra le parti, almeno così ho sempre pensato (magari sbagliando), e decide che un articolo è una fake news, che tutto sia propaganda e che, come spesso pensano i radical chic di sinistra (perché questa è la verità) che il proprio pensiero è sempre giusto, il resto spazzatura. A mio avviso questo… Leggi il resto »
Le ripeto, io faccio il giornalista e trovo notizie.
Non si azzardi più a dire che “uso” il mio giornale semplicemente perché “uso” il mio giornale ogni volta che “uso” la mia testa. Il resto sono cortocircuiti mentali che si può fare privatamente e da anonimo, non di più (a parte il fatto che ci conosciamo). Il “giornale” che lei difende non ha avuto il coraggio di rispondere come ha fatto lei. Ad ogni modo per me la notizia non è chiusa fino a quando o smentiscono o danno un nome.
Buon Natale
Lei insiste sul fatto che io difenda qualche cosa, o qualcuno. Io non difendo, né devo difendere nessuno, il dato di fatto è che ha usato il Suo giornale per fare propaganda al Suo pensiero, usando indirettamente una notizia, vera o non vera, questo è un dato di fatto, non ci piove. E’ molto probabile che la notizia sia stata usata, o creata addirittura, per fare propaganda (un pò come la Flat Tax, chi sa contare almeno fino a 100 sa bene che è solo propaganda in quanto per la stramaggioranza dei lavoratori autonomi non porta alcun vantaggio se non… Leggi il resto »
Io con lei mi diverto davvero. “Ha usato il suo giornale per fare propaganda al suo pensiero” è una cosa che fa proprio ridere. Si eserciti, scriva qualcosa in cui lei non crede e poi dichiari che è sincero. Mi fa complimenti e pensa di offendermi. La flat tax non c’entra nulla, un esempio campato in aria. Io l’aiuto a riflettere, se ne ha la capacità. La saggistica inizia già a costruire copiosi archivi su certa propaganda politica e questo è un esempio grezzo che, purtroppo, arriva a lambire l’infanzia che è sacra assieme alle istituzioni scolastiche. E lei continua… Leggi il resto »