Pegorin 7: Buon presidio dell’area già dal primo tempo. Nella ripresa dà il meglio di sé. Al 4′ minuto del secondo tempo fa una gran parata sul colpo di testa di Stefanelli. Preziosissimo su angoli e punizioni laterali: in uscita alta c’è sempre.

Celjak, Miceli e Zaffagnini 6,5: Accanto a un portiere sempre più sicuro c’è una difesa che presidia bene l’area. Celjak, Miceli e Zaffagnini ci mettono la cattiveria giusta, che unita ai centimetri, sono l’arma per respingere gli attacchi dei bergamaschi che portano pericoli in area quasi solo con traversoni a cercare le punte.

 Gemignani 5: Spinge poco, ma ci sta nell’ambito di una partita completamente di contenimento. Ruffini dalla sua parte ha la corsa un po’ troppo facile, soprattutto nella ripresa. Da un suo contrasto un po’ troppo morbido nasce una delle poche ripartenze in cui la Samb si fa trovare scoperta, culminata poi con una punizione dal limite sterile calciata da Gelli.

Ilari 5,5: Anche la sua partita è principalmente di contenimento ma porta la sua firma il pallone che capita sui piedi di Di Massimo al 16′ del primo tempo. Non c’era Signori e quindi la transizione offensiva doveva passare dall’ educazione dei suoi piedi. Francamente il suo apporto in appoggio non appare pienamente sufficiente. Si poteva fare di più ma nel conto va messo il generale appannamento di tutta la squadra, apparsa senza forze.

Gelonese 6: Il suo ruolo, lo sappiamo, è quello del filtro davanti alla difesa. Attento a presidiare la sua zona di competenza tanto che centralmente l’Albinoleffe non passa mai e si affida solo a qualche tiro da fuori estemporaneo. (13′ st Caccetta 6: Roselli lo fa entrare per aggiungere centimetri a presidio dell’area assediata e lui dà il giusto contributo ).

Rocchi 6: Si sbatte per tutti i 90 minuti dando l’anima in termini di corsa ed è uno di quelli che regge meglio nei 90 minuti in una situazione generale di stanchezza di squadra. Entra poco nel vivo dell’azione anche se grandi trame, sul versante rossoblu, non se ne vedono.

Cecchini 5,5: Non parte benissimo con Gonzi che dalla sua parte passa più di una volta nel primo tempo. Cresce nella ripresa dove prova pure ad accompagnare l’azione di ripartenza.

Calderini 5: Abbiamo spesso decantato le sue doti, specie quando con le sue corse riusciva a guidare da solo le transizioni offensive rossoblu. Oggi semplicemente Calderini non c’è. Si rifarà. (35′ st Russotto s.v. Tocca appena un paio di palloni senza riuscire a incidere).

Di Massimo 5: Le punte a Bergamo combinano poco o nulla nonostante davanti gli spazi ci siano. Di Massimo in questo contesto di palle riesce a tenerne poche e gli spazi li attacca ancora meno. L’unica vera azione da gol dei rossoblu è al 16esimo minuto e la spreca proprio lui. (18′ st Islamaj 5: Roselli lo fa entrare per sfruttarne la corsa negli spazi ma il giovane albanese non si vede mai. Nel finale trova un corridoio golosissimo in contropiede ma spreca tutto allungandosi la palla.)

Roselli 6: La sua squadra è apparsa svuotata e senza forze. In questo contesto riesce a ottenere il massimo. Le scelte iniziali sono obbligate, i cambi pure. Forse a Bergamo aveva appena 11 calciatori affidabili. Un punto guadagnato sperando che le energie risparmiate in questa gara (in cui la fase offensiva è passata in secondo piano) possano aiutare in vista della partita contro il Rimini. Tutto questo preambolo è retto dalla traversa colpita dai bergamaschi al 90′. Se quella palla fosse entrata forse i giudizi generali sarebbero diversi. È andata bene.