SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La zona del Ballarin diventa proprietà del Comune di San Benedetto. Secondo la delibera sul federalismo demaniale, per cui è stata avviata la procedura di acquisizione dei beni immobili al patrimonio comunale, un grosso blocco di viabilità sarà trasferito al nostro comune. In particolare, la delibera riguarda l’area introno al Ballarin, la rotatoria antistante, via Colombo e tutta la strada che scende verso il mercato ittico. A causa di questioni burocratiche e catastali, e per il fatto che lo Stato trasferisce i beni non frazionati, il termine delle procedure di assegnazione, previsto per il 31 dicembre 2018, dovrà essere posticipato.

Proprio in merito alla situazione del Ballarin, spiega il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Andrea Assenti: “Dopo la prima fase di intervento, che ha previsto la demolizione della zona ovest a un costo di 200 mila euro, la seconda fase prevede l’inizio dei lavori sulle tribune est e nord. In particolare, per la demolizione e la sistemazione di queste aree dovrà essere stanziata un’ulteriore cifra compresa tra i 250 mila e i 290 mila euro. Dopodiché, nella terza fase avverrà lo spostamento della Croce Verde nell’ex scuola Petrarca e la riqualificazione della zona”.

Nel corso della riunione della Commissione lavori pubblici scatta la polemica del consigliere Giorgio De Vecchis per la questione della decisione della soprintendenza di tutelare il muro del Ballarin: “Sono curioso di sapere che cosa dobbiamo tutelare. Non è il muro del pianto o il muro di Berlino, è semplicemente un muro degli anni trenta” commenta il consigliere comunale riferendosi al vincolo storico  architettonico tuttora pendente su alcuni elementi del muro di cinta a ovest. “Organizziamo una visita con la Commissione perché sono curioso di vedere cosa ci obbligano a tutelare”.