GROTTAMMARE – Una grande intellettuale, attivista, partigiana: Joyce Lussu sarà ricordata domani, domenica 9 dicembre, con un docu-film proiettato alla Sala Kursaal di Grottammare a partire dalle 17. “La mia casa e i miei coinquilini, il lungo viaggio di Joyce Lussu”, il titolo dell’opera.

Dopo i successi raccolti in importanti festival cinematografici e la proiezione alla Camera dei Deputati, anche Grottammare proietterà il documentario prodotto e diretto da Marcella Piccinini dedicato alla figura di Joyce Lussu, scrittrice, attivista politica, femminista, nonché moglie e compagna di lotte di Emilio Lussu.

Insieme all’attrice Marcella Piccinini interverrà la professoressa Olimpia Gobbi.

Marcella Piccinini  bolognese di adozione,  racconta il lungo viaggio di Joyce Lussu tra fronti e frontiere, tra l’antifascismo militante e la lotta anticolonialista. Lo fa con la voce di Maya Sansa e attraverso suggestivi materiali d’archivio, compresa una storica intervista rilasciata a Marco Bellocchio nel 1994, che inizialmente doveva girare il film poi invece realizzato dalla Piccinini. Punto di partenza è la casa di Joyce Lussu a Fermo, una casa che testimonia un’esistenza drammatica ma piena di poesia, e racconta dell’esilio in Francia con il marito Emilio, delle lotte femministe in Sardegna, dell’impegno come scrittrice e traduttrice di autori militanti come Nazim Hikmeth, turco, e Agostinho Neto, il futuro presidente dell’Angola.

La sua produzione letteraria riflette il suo spirito laico, antimilitarista e femminista, teso verso l’impegno per la libertà e la democrazia, l’emancipazione dei popoli, la riscoperta delle tradizioni e della storia locale. Tra le sue numerose opere ricordiamo: Tradurre poesia (1967), Storia del Fermano (1969), Le inglesi in Italia (1970), Padre padrone padreterno (1976), L’acqua del 2000 (1977).

“Nella vita non ha avuto recinti, né confini, né padroni, le sue battaglie sono state autentiche e vissute in prima persona dando ampio spazio all’idea che “la liberazione a titolo personale non esiste”.