SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Entusiasmo e divertimento palpabili giovedì 29 novembre all’anteprima studenti al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno per il “Così fan tutte” di Wolfgang Amadeus Mozart, opera lirica in due atti diretta dal regista Pier Luigi Pizzi. Lo spettacolo, fedele alla messa in scena tradizionale, ha regalato delizia e diletto ad un pubblico giovanissimo tra cui ben 120 studenti, accompagnati dai loro insegnanti, del Liceo Classico “Giacomo Leopardi” di San Benedetto del Tronto e Montalto Marche, i quali, dopo la visione de “Il trovatore” di Giuseppe Verdi lo scorso 4 ottobre, sempre al Ventidio Basso, non sono nuovi ad una tale esperienza.

Il Liceo ha aderito ad un’iniziativa, avviata già da alcuni anni dall’amministrazione comunale di Ascoli, che ha come scopo quello d’avvicinare i giovani ad una forma d’arte cui raramente si ha occasione di assistere, ossia l’opera lirica, ovvero una miscela perfetta di recitazione, musica, ballo, canto e poesia, che offre l’opportunità di far un salto nel passato e di partecipare ad uno spettacolo che all’epoca era molto più popolare ma che ora, a causa della complessità del suo linguaggio e delle sue forme, ha un pubblico sempre più ristretto.

Proprio queste complessità ben si sposano con gli studi e la cultura classici, che molto hanno influenzato questo tipo di arte e, considerata la difficoltà delle nuove generazioni a misurarsi con linguaggi e forme espressive complesse, si è voluto fornire  ai ragazzi del Liceo Leopardi un’occasione per gustare lo spettacolo unico della Lirica.

L’opera si è rivelata di per sé squisita e brillante, comica e accattivante, come del resto era intento di Mozart. Il compositore rappresenta in maniera scherzosa «come mai/ si può cangiar in un sol giorno un core», come afferma una delle protagoniste nel II atto: “Così fan tutte” è infatti un’opera buffa incentrata sull’amore e sul tradimento, senza però che questi siano sempre nettamente distinguibili, miscelati alla sfida d’una scommessa tra galantuomini, che dà avvio alla vicenda, il tutto condito da una saporita comicità inerente il contesto giocoso e sensuale di fine ‘700.

Gli studenti del Liceo, la settimana prima di recarsi a teatro, avevano assistito ad un racconto musicale della stessa opera curata da alcuni componenti del Coro Ventidio Basso nell’aula magna del Liceo, quale generoso e gratuito contributo teso a creare spettatori ed estimatori del futuro.