SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Continua a far discutere la nostra intervista a Mauro Persico che ieri ha stimolato una reazione del Movimento 5 Stelle di San Benedetto oltre a una presa di posizione del direttore di Riviera Oggi Nazzareno Perotti. Oggi il primario di Cardiologia decide di scrivere una lettera in cui, senza mezzi termini, definisce “ingiuste, infondate e non vere” le affermazioni dei grillini sambenedettesi. Di seguito la pubblichiamo integralmente.

“In merito agli articoli apparsi sulle pagina locali dei  principali quotidiani, sulla base di un comunicato stampa del M5S, a salvaguardia della mia dignità di medico e di uomo, calpestata da un attacco personale, ritengo indispensabile rispondere ad affermazioni ingiuste, infondate e soprattutto non rispondenti a verità.  Tanto più gravi in quanto, come si afferma,”interpreti del pensiero dei cittadini sambenedettesi”.

Come chiaramente si evince dall’intervista rilasciata giovedì scorso a Riviera Oggi, una Cardiologia unica con tutte le specialità (Emodinamica, UTIC, Elettrofisiologia, Riabilitazione Cardiologica) è inevitabile e sicuramente auspicabile per la salute dei cittadini, approdo futuro qualsivoglia siano le scelte politiche sulla ristrutturazione dei due ospedali dell’Area Vasta 5. Come ampiamente ripetuto nell’intervista, non sta a me discutere sull’Ospedale Unico o sull’Ospedale di I livello, né sulla loro collocazione, in entrambi i casi ci sarà una Cardiologia unica che garantirebbe la migliore assistenza alla popolazione del nostro territorio. Da qui ad affermare che ”auspico la chiusura del reparto” con il mantenimento della sola Cardiologia di Ascoli, è un falso clamoroso: non l’ho mai detto, non l’ho lasciato intendere, non l’ho ”velatamente suggerito” e soprattutto è l’esatto contrario di quello che penso. Quello che è stupefacente è che si travisi del tutto il mio pensiero e mi si metta in bocca quello che non ho mai detto! Quando nel 2014 la Cardiologia di San Benedetto è stata veramente smantellata, con l’accorpamento con la Medicina D’Urgenza e la riduzione ad appena 6 posti letto +3 di semintensiva, io ed altri colleghi ci siamo battuti, senza successo, contro questo grave ridimensionamento. Quest’anno, allorché siamo riusciti (dopo 4 anni !) a riottenere una nuova Cardiologia con 18 posti letto e 4 di Terapia Intensiva, mi si accusa di non aver fatto niente contro la chiusura di “servizi essenziali per la cardiologia dell’acuto quale l’ “UTIC”. La verità è che non è stato chiuso alcun servizio essenziale per la cardiologia dell’acuto, come sanno bene tutti coloro che sono stati ricoverati nella nostra Terapia Intensiva.

Purtroppo vedo che nonostante le tante spiegazioni in tutte le sedi, articoli su quotidiani, e comunicati stampa, continua l’equivoco sul termine “UTIC”. L’assistenza che un paziente cardiopatico acuto riceve oggi nella nostra Terapia Intensiva è esattamente la stessa, per strutture, personale, attrezzature, che riceveva da quando è stata aperta la Cardiologia di San Benedetto; la differenza è che allora si chiamava “UTIC” invece di “Terapia Intensiva”. Come dice lo stesso comunicato “cos’è una terapia intensiva inserita in una Cardiologia se non un’UTIC?” Da qualche anno si è aggiunta la grande chance, per il miglior trattamento di una certa tipologia di pazienti, di accedere, in tempi rapidissimi, ad un centro dotato di Emodinamica. Citare tale importante realtà vuol dire “decantare estasiato” il servizio di Emodinamica di Ascoli? La Cardiologia ad indirizzo riabilitativo di Senigallia, citata  nel comunicato, si trova nella stessa identica situazione di San Benedetto dl Tronto: l’ “UTIC” è stata rinominata “Terapia Intensiva” e l’intervento dell’amico Dr. Mariani (Primario Cardiologo) non ha affatto modificato il piano dell’ASUR .  Anche nell’altra Cardiologia ad indirizzo riabilitativo, quella di Camerino, non si parla più di UTIC ma di Terapia Intensiva unica insieme alla Rianimazione. Altra affermazione falsa: non ho mai detto che il comprensorio di San Benedetto non ha diritto ad avere un’UTIC, ho soltanto detto che la legge Balduzzi prevede un’UTIC ogni 150.000-300.000 abitanti. Se poi sono anche responsabile della carenza di personale…fortunatamente per la cardiologia sambenedettese me ne vado tra qualche giorno.

Concludo dicendo che dopo 38 anni di lavoro in questo reparto, dove entrai giovanissimo, quello che più mi sta a cuore è che i nostri cittadini abbiamo la migliore assistenza cardiologica possibile, come ho sempre cercato di assicurare in 40 anni di carriera. Tutto il resto, le polemiche ad ogni costo, l’infinita discussione sulla ristrutturazione degli ospedali e sulle scelte regionali, competono alla politica e non a me.

Dispiace che una intervista rilasciata al Direttore di Riviera Oggi, che ringrazio anche per la sua netta presa di posizione, si sia trasformata in un’occasione per un attacco personale che non credo di meritare. Per fortuna che nel mio lavoro il ringraziamento deriva dalle centinaia di persone che ho potuto assistere in questi anni, della speranza di una vita normale ridata a chi dopo un grave infarto non ne aveva più. Grazie alla riabilitazione cardiologica in cui ho creduto da sempre. Ringrazio quindi per gli auguri e auguro al mio reparto e a tutto il mio team medici e infermieri di continuare al meglio mettendo sempre al centro della propria attività la cura e l’assistenza del paziente come ho cercato di fare in tutti questi splendidi anni di servizio.”

 

Mauro Persico