Di Annalisa Coccia

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si chiudono, lentamente, le ferite inferte al Piceno dal terremoto del 2016. Sei chiese della diocesi di San Benedetto-Ripatransone-Montalto, infatti, sono di nuovo pronte ad accogliere fedeli e visitatori nel mese di dicembre.

Dopo la riapertura della chiesa di San Giuseppe e la Cattedrale della Marina di San Benedetto, sono giunti al termine in altre chiese del nostro territorio i lavori per la messa in sicurezza e il ripristino post sisma previsti dalle ordinanze 23 e 32 del maggio e giugno 2017.

“La riapertura delle nostre chiese rappresenta la riapertura alla speranza per tutte quelle persone che hanno sofferto il sisma” commenta Don Patrizio Spina della parrocchia Sacro Cuore di Martinsicuro, membro del Consiglio affari economici della diocesi.

I lavori, iniziati nei mesi di giugno e luglio scorsi, sono stati portati a termine grazie all’impegno di imprese e tecnici, aiutati dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione di Ascoli Piceno, nella persona del responsabile, l’ingegner Andrea Crocioni, e dai funzionari della Soprintendenza alle Belle Arti di Ancona, in particolare gli architetti Miriam Pompei e Domenico Cardamone.

A ringraziare per il sapiente lavoro degli esperti l’economo della diocesi, don Gianni Capriotti: “È grazie al lavoro di squadra che i lavori sono stati portati a termine con rapidità. Quando ci si unisce per un obiettivo comune, tutto funziona e tutto riesce”.

A coordinare tutti gli interventi e i rapporti tra gli uffici preposti l’ingegner Piergiorgio Carosi, responsabile del settore edilizia e sisma della diocesi, che spiega: “Le imprese sono state scelte seguendo determinati criteri di valutazione (capacità della ditta, esperienza in interventi simili, disposizione di mezzi…) e a ciascuna è stato affidato un singolo intervento per velocizzare i lavori. Ora siamo in attesa di una nuova ordinanza per riaprire le altre chiese, circa 40, del nostro territorio”.

La prima riapertura riguarderà la chiesa di San Francesco di Force, prevista per il 1° dicembre, ore 17 (progettista: ingegner Luciano Augello, impresa esecutrice: Acciarri Costruzioni di Montalto Marche). Seguiranno poi:

  • la chiesa di Santa Maria Assunta di Cossignano l’8, ore 11 (progettisti: ingegneri Tiziano di Giacinti e architetto Donatella D’Addazio, impresa: Fratelli Rinaldi di Ascoli Piceno);
  • la concattedrale Santissimi Gregorio e Niccolò di Ripatransone il 10 dicembre, ore 20 (progettisti: architetti Eugenio Cellini e ingegner Luciano Amabili, impresa: Gaspari Gabriele di Ascoli).
  • Per la chiesa di San Lorenzo di Rotella si dovrà attendere il 16 dicembre, ore 11 (progettisti: ingegneria Vincenzo Troiani e ingegneria Simone Sciarroni, impresa: Iacoponi & C. Di San Benedetto).
  • La chiesa di San Niccolò a Monteprandone riaprirà il 23 Dicembre, ore 11 (progettista: ingegner Gianni Capriotti, impresa: Edilizia Azzacconi di San Ginesio).
  • Per la chiesa di San Biagio di Montemonaco, la data di riapertura è da destinarsi, ma sarà comunque entro il 23 dicembre (progettiste: ingegner Benedetta Marcozzi e architetto Gloria Marcozzi, impresa: Sparti di Ascoli Piceno).

Entro i primi mesi del 2019 saranno portati a termine altri tre lavori nella provincia di Ascoli, riguardanti la Chiesa di San Benedetto a Montemonaco, la Chiesa di Santa Lucia a Porchia, la chiesa di San Michele Arcangelo di Montelparo, e due lavori in provincia di Teramo, riguardanti le chiese di San Pietro a Civitella del Tronto e di San Cipriano a Colonnella.