SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una mozione a firma dei consiglieri regionali del Pd Urbinati, Micucci, Minardi e Giacinti potrebbe dare una mano a realizzare il doppio presidio ospedaliero nel Piceno, ovvero affiancare al nuovo ospedale di “Primo Livello” anche un ospedale “Di Base”.

L’atto è stato presentato lo scorso 21 novembre ma è stato votato solo oggi dall’assemblea legislativa marchigiana. Il suo contenuto è piuttosto ampio e abbraccia diverse problematiche legate a doppio filo con la Sanità, quali la salvaguardia dei presidi ospedalieri montani e il potenziamento delle reti di Pronto Soccorso. Ma c’è un punto che riguarda strettamente il Piceno e le politiche sanitarie in corso che riguardano il suo territorio.

Nel punto in questione si chiede di riconoscere il protocollo di intesa per l’Ospedale di Fano come modello da applicare a livello regionale e, in particolare, per le situazioni delle aree vaste del Maceratese e del Piceno nelle quali c’è in progetto la costruzione di un nuovo ospedale, al momento a Macerata e a Pagliare. Dell’accordo firmato a giugno fra Luca Ceriscioli e il sindaco Massimo Seri ve ne abbiamo già parlato (CLICCA QUI) raccontandovi come quella stretta di mano abbia salvato dalla chiusura la struttura di Fano, minacciata dal progetto per il nuovissimo ospedale di Pesaro-Muraglia, che sorgerà a 12 chilometri di distanza.

Con questa mozione di Urbinati & Co. si rafforza la posizione espressa anche dallo stesso Ceriscioli (CLICCA QUI) qualche giorno fa ai nostri microfoni: un ospedale di Primo Livello assieme a uno Di Base sono possibili nella Provincia di Ascoli. Con l’adozione a modello del protocollo di Fano potrebbe infatti essere più facile tenere aperto, anche col nuovo ospedale, uno fra il Madonna del Soccorso e il Mazzoni (ipotesi per cui spinge la costa).