SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Arriva una mozione firmata da tutta (o quasi) l’opposizione del consiglio comunale di San Benedetto. Nel mirino l’annoso problema della movida “molesta”, argomento che abbiamo rinfrescato oggi pubblicando i racconti dei disagi vissuti, negli anni, da sette famiglie residenti al centro che nell’agosto scorso hanno deciso di presentare un esposto alle autorità. (CLICCA QUI)

L’atto porta la firma di Tonino Capriotti che è il primo firmatario e poi Antimo Di Francesco, Maria Rita Morganti, Flavia Mandrelli, Marco Curzi, Bruno Gabrielli, Rosaria Falco, Giorgio De Vecchis, Andrea Sanguigni e Domenico Pellei. Praticamente la minoranza al completo con l’eccezione di Pasqualino Marzonetti. Il contenuto? Sei richieste, o suggerimenti, rivolti al sindaco Piunti per risolvere il problema.

Di seguito ve li esponiamo così come sono stati presentati nel documento sottoscritto dai dieci consiglieri.

 

Per tutto quanto sopra esposto si chiede quanto segue:

“1) modificare l’orario di servizio della Vigilanza urbana facendolo coincidere con le ore calde della Movida molesta dalle 22.00 alle 4.00, estendendo in modo sistematico l’orario estivo anche al periodo invernale, concentrando il servizio sulla Movida, aumentando e potenziando il personale ad essa dedicata. Una revisione del servizio ci sembra necessaria affinché si possa rafforzare il controllo e il presidio capillare e costante dei punti più sensibili e critici.
2) di spostare il parcheggio dei motorini di Via Bezzecca in un altro punto più idoneo e decentrato.
3) di farsi carico presso gli organi di competenza di chiedere un aumento delle Forze dell’Ordine dedicate a San Benedetto, anche in considerazione del bacino di utenza e del totale delle Forze dell’Ordine presenti in Provincia; di procedere alle assunzioni a tempo indeterminato di Polizia Locale, viste le possibilità normative e le riduzioni dovute alla riorganizzazione del personale ed ai pensionamenti;
4) considerato che al centro c’è qualche attività che chiude alle 6.00 del mattino si chiede di concordare con gli esercenti gli orari di chiusura;
5) Viste le tante denunce è possibile iniziare la pulizia delle strade del Centro subito dopo la chiusura concordata con gli esercenti;
6) Considerata anche la presenza di aree meno abitate in città la invitiamo ad adottare politiche incentivanti all’apertura di attività di Somministrazione ed a promuovere attività per i giovani in tali aree al fine di diversificare l’offerta, realizzando anche degli spazi di aggregazione ed attivando progetti specifici al fine di condividere percorsi ed iniziative concrete per le politiche giovanili, istituendo un tavolo di ascolto e confronto costruttivo e propositivo con i giovani della nostra città.”