Di Annalisa Coccia

MONTEPRANDONE – Un bagno di cultura alla scoperta di San Giacomo della Marca, patrono di Monteprandone.

In occasione della festa in onore del protettore della città, il 24 novembre, presso il santuario dedicato al Santo, si è tenuto un incontro dal titolo “I volti di San Giacomo della Marca”, nel corso del quale non solo è stata raccontata la storia del Santo attraverso le opere che lo raffigurano, ma è stato anche presentato il restauro del suo busto e disegni moderni rappresentanti attimi della sua vita.

Ad aprire il convegno, moderato da padre Lorenzo Turchi della Pontificia Università Antonianum, il sindaco Stefano Stracci che, dopo aver sottolineato l’importanza dell’approfondimento della conoscenza di San Giacomo della Marca e dopo aver ringraziato per il restauro del busto del santo, scherza: “Dopo il restauro, il volto è così realistico che chiunque lo veda trova una somiglianza con qualcuno che conosce. Ad esempio, io lo associo a mio padre con quel naso così pronunciato”.

I saluti provengono anche dal ministro provinciale dei frati minori, padre Ferdinando Campana, e dal guardiano del santuario, padre Silvio Capriotti.

Il Professor Stefano Papetti dell’Università degli studi di Camerino, apre il convegno con il suo intervento “I volti della santità e la vera immagine di San Giacomo della Marca”, illustrando la storia delle tavole a cura dell’artista Carlo Crivelli raffiguranti il patrono di Monteprandone,.

A seguire, l’intervento del Professor Luca Pezzuto dell’Università degli studi de L’Aquila che, ponendo l’accento sull’importanza del significato e delle ragioni che si celano dietro le immagini, passa in rassegna le raffigurazioni dei frati dell’Osservanza.

Paola Di Girolami, Presidente dei Musei Sistini del Piceno, prosegue poi con la spiegazione dell’opera di restauro del busto in cera di San Giacomo, anche attraverso l’ascolto di audio a cura della restauratrice Francesca Rossi, dell’Opificio delle pietre dure di Firenze.

A chiudere l’incontro la disegnatrice Sabrina Spurio, autrice dei disegni che ornano la parete della sala delle vetrate del santuario di San Giacomo, luogo dell’incontro. “Gli acquerelli della vita del Santo”, rappresentano, appunto, delle scene di vita di San Giacomo. “L’ idea – spiega l’artista – è anche quella di avvicinare i più piccoli alla conoscenza della vita del patrono di Monteprandone”.

Si conclude così la giornata di studi che ha voluto unire e restituire ai partecipanti racconti, immagini e opere antiche e moderne dedicate a San Giacomo della Marca.