SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Chi è contro, chi è a favore. Chi riconosce che sia necessario abbattere una struttura ormai pericolosa e chi si lascia andare alla nostalgia. Con la demolizione del Ballarin viene giù un monumento al calcio sambenedettese ed è normale che le reazioni siano di tutti i tipi.

Sui social, c’è però chi va anche oltre. Parliamo di Bruno Gabrielli, il consigliere comunale fresco dissidente di Forza Italia e passato in opposizione dopo mesi di passione all’interno del consiglio comunale, seguiti alla sua discussa cacciata da presidente del consiglio.

Sul suo profilo facebook Gabrielli scrive una sorta di lettera rivolta idealmente alla vecchia “Fossa dei Leoni“. Parole di nostalgia verso il calcio che fu e verso il Ballarin come simbolo di una comunità di marinai. Ma anche parole al veleno da parte di chi si era interessato a lungo di un possibile progetto di riqualificazione per il vecchio stadio. Ricordiamo l’idea dell’ex presidente del consiglio di ricalcare il progetto Filadelfia con tanto di missione a Torino un paio d’anni fa per Gabrielli che vide interrompersi quel progetto proprio con la sua “defenestrazione”.

“Perdonaci caro Ballarin per lo scempio a cui ti stanno sottoponendo. La tua demolizione senza un progetto che sappia farsi carico della gloriosa storia di questa città grida vendetta” scrive Gabrielli. Ed è inevitabile pensare che lo scriva pensando non solo alla storia del Ballarin, ma anche alla sua  storia politica recente.