SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Le vecchie glorie della Samb in campo per salvare il Ballarin. O meglio per recuperarlo e trasformarlo in un impianto a servizio dello sport cittadino.

L’idea è balenata in testa a un gruppo di ex calciatori rossoblu con Maurizio Simonato, Bruno Ranieri e Polo Beni in testa. Proprio lo storico capitano rossoblu farà da organizzatore per spargere la voce tra tutti quelli che hanno vestito la magia della Samb e calcato il campo del Ballarin.

“Non si può non demolire, adesso è una questione di sicurezza. Vogliamo però recuperare il nostro stadio e l’esempio che abbiamo in testa è il lavoro che è stato fatto a Torino al vecchio stadio Filadelfia, abbiamo tutti i documenti di quei lavori” ci dice al telefono Maurizio Simonato che con gli altri la settimana prossima incontrerà Piunti. “Siamo disposti a metterci anche i nostri soldi, ciascuno secondo la propria disponibilità. L’obiettivo è mettere assieme tutti: Comune, Provincia, Regione e le fondazioni che si sono occupate del Ballarin in questi anni per restituire alla città un gioiellino come lo è il Fila per Torino” prosegue Simonato.

Potenzialmente sono tanti gli ex calciatori che potrebbero contribuire economicamente al progetto. “Se ci riusciamo sarebbe grandioso” ci dice con un filo di emozione sempre Simonato. I soldi potrebbero però non bastare se l’idea, da quanto appreso, è quella di lasciare il campo da gioco con una tribuna (magari la Sud) ristrutturata. Ecco quindi il motivo per cui il tavolo, che inizialmente sarà rivolto solo al sindaco, vuole allargarsi anche ad Ascoli e Ancona per poi magari orientarsi verso Aic o Coni che potrebbero fornire l’accesso al credito sportivo.

E la destinazione? “Magari ci si alleneranno le giovanili, magari la prima squadra. Servirà un referente, come la Samb o il Comune” chiosa ancora Simonato. Quel che è certo è che gli ex rossoblu vogliono che il calcio, al Ballarin, non muoia con la sua demolizione.