SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sul tema della demolizione del Ballarin a causa di motivi di sicurezza intervengono con una nota anche la “Curva Nord Massimo Cioffi”.

In questi anni, nonostante la maggior parte di noi non ha mai vissuto il periodo del Ballarin, abbiamo portato avanti diverse iniziative per denunciare lo stato di degrado dell’impianto. Perché il Ballarin non è solo un vecchio stadio, ma un simbolo per la Samb e per tutta la città, con la sua storia fatta di successi, calore e tifo ma anche di lutto e rispetto per le due giovani tifose che fra gli spalti persero la vita in una tragica giornata.

Il successo del Dvd che abbiamo recentemente prodotto ha dimostrato che questo è un tema di interesse per la maggioranza della tifoseria e della cittadinanza, che per anni ha assistito all’immobilita e all’incapacita delle amministrazioni che si sono alternate di impedire che si arrivasse a questo stato di degrado e pericolosità strutturale.

Per questo motivo non possiamo accettare che si proceda alla demolizione (anche parziale) quando, nonostante il passare degli anni, non è mai stato previsto e approvato un progetto serio di riqualificazione dell’intera area, che preservi l’uso sportivo della stessa.

Allo stesso tempo impediremo, in ogni modo, che il campo del Ballarin diventi, anche temporaneamente, rimessa e discarica per i rottami dei carri del Carnevale e le macerie. 

Ce lo chiede la storia dello stadio, della Samb e della città e per questa chiediamo rispetto.