SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Esercitazione Pollex 2018” è stato il titolo dato ad una vera e propria prova di intervento in mare coordinata dalla Guardia Costiera di San Benedetto martedì 13 novembre. Assieme agli uomini della Capitaneria di Porto hanno agito anche personale del 118, della Guardia di Finanza, della Edison Exploration Production, della Servimar, di Guidotti Ships.

La simulazione ha riguardato due tipi di interventi: da una parte, la perdita di 200 litri di gasolio grezzo nella piattaforma Sarago Mare 1, al largo di Porto Sant’Elpidio, con collisione con un mezzo navale e ferimento di un marittimo. “Abbiamo simulato una situazione realistica – spiega il comandante Maurizio Colarossi – Queste esercitazioni ci servono per testare il nostro sistema di comunicazione e il coordinamento tra i vari mezzi e corpi, anche perché in mare le condizioni non sono mai standard e occorre prepararsi al meglio ad ogni variazione. Ricordando che il mare è un sistema con equilibrio ambientale delicato e quindi bisogna sapere come agire”. Oltre a Pollex 2018 infatti l’esercitazione ha visto l’implementazione anche della procedura Medevac, ovvero Evacuazione Medica di Urgenza.

Antonio Cipresso, della Capitaneria di Porto di San Benedetto, illustra le fasi dell’esercitazione: “Edison insieme a Guidotti Ships hanno posizionato dei galleggianti contenitivi dell’olio grezzo, quindi la macchia è stata contenuta e l’olio recuperato. Vi è stato un pattugliamento costante per impedire l’accesso nelle aree oggetto dell’operazione. Le sostanze inquinanti saranno trasportate poi al porto di San Benedetto mentre una unità della Guardia Costiera, munita di personale del 118, ha avvicinato l’imbarcazione col ferito e vi è stata una cura immediata sul posto, senza attendere il ritorno a terra”.

Il tutto avviene anche attraverso un contatto radio continuo e garantito con il Cirm, che ha a disposizione sempre un medico per le informazioni del caso.

Luca Falcone, della Edison, spiega che “la nostra azienda è sempre molto attenta alle implicazioni ambientali della sua attività ed investe e ricerca costantemente i sistemi migliori per prevenire i danneggiamenti, coordinandosi con la Guardia Costiera”. Anche Carlo Orecchio Flaviano della Edison ci tiene ad aggiungere che “all’istituto Montani di Fermo abbiamo il più avanzato sistema di monitoraggio navale d’Italia, adatto anche per lo studio della prevenzione degli incidenti ambientali in mare”.