SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In due giorni cambia la geografia politica sambenedettese. Ieri il passaggio a Lega e Gruppo Misto di Emidio Del Zompo, oggi l’ufficializzazione del gruppo nel gruppo che faranno, da qui in avanti, Marco Curzi, Rosaria Falco e Bruno Gabrielli. Si tratta di mosse formalmente simili ma dai significati e conseguenze piuttosto diverse.

Se infatti il passaggio di Del Zompo col Carroccio non avrà conseguenze per l’appoggio alla maggioranza Piunti, che resterà intatto per stessa ammissione dell’interessato, contorni diversi assume invece quello che succede oggi. Un vero e proprio terremoto politico la fuoriuscita di Rosaria Falco, anche per le parole dure usate a corredo dalla consigliera.

LE CONSEGUENZE DEL TERREMOTO POLITICO

Il passaggio di Falco all’opposizione potrebbe però comportare conseguenze ulteriori che vanno oltre le semplici scaramucce che seguono la fine burrascosa di una storia d’amore. Conseguenze che potrebbero anche toccare gli equilibri del Consiglio Comunale e della Giunta. “Mi sono arrivati messaggi di solidarietà non solo dall’opposizione” ha detto oggi l’ormai ex consigliera di “Siamo San Benedetto”. “Il nostro gruppo potrebbe anche crescere” fa da eco Marco Curzi. Insomma il riferimento è chiaro: Rosaria Falco potrebbe anche non essere l’unica col mal di pancia in maggioranza.

In questo momento non è facile capire se c’è qualcuno in procinto di abbandonare la nave anche perché “l’affaire Falco” è arrivato come un fulmine a ciel sereno nel cielo di un centrodestra che, ad eccezione del rumoroso caso della sfiducia a Gabrielli nel 2017, è parso sempre piuttosto unito. Nei voti e nelle uscite pubbliche. Gli unici segnali di insofferenza, peraltro sempre tempestivamente ricuciti, li ha dati in qualche occasione il solo Carmine Chiodi della lista “Piunti Sindaco” ma un eventuale suo tradimento, al momento, è da ricondurre più nel campo del gossip che delle prospettive concrete.

PARLA PIUNTI

Diverso il discorso nei piani più alti dell’Amministrazione. Riviera Oggi ha sentito il sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti che sugli ultimi scossoni si dice “tranquillo e sereno sia a livello politico che di appoggio numerico alla maggioranza”. Il primo cittadino afferma poi di non aver “mai avuto segnali di insofferenza da parte della Falco” ma allo stesso tempo prende atto di questo nuovo soggetto politico a tre ai primi vagiti ma che già si schiera all’opposizione: “Il gruppo che hanno costituito Falco, Gabrielli e Curzi è una nuova realtà con cui non avremo problemi a interfacciarci”.

Ma il terremoto potrebbe avere dei risvolti sugli equilibri di Giunta. Un rimpasto nel pool di assessori è una voce che si è susseguita negli ultimi tempi e che i recenti sviluppi potrebbero accelerare. Inevitabile pensare che la lista “Siamo San Benedetto” che ha in quota gli assessori Andrea Assenti e Andrea Traini possa pagare il suo improvviso dimezzamento. Adesso il gruppo ha due consiglieri in assise, come Fratelli d’Italia che ha in Giunta però il solo Pierluigi Tassotti. Due assessori potrebbero essere dunque troppi, per una questione di semplici proporzioni. Piunti però non corre con la fantasia e non punta ancora il dito su nessuno. “Ho sempre detto che a metà mandato avrei fatto una verifica e una riflessione” spiega il sindaco che in ogni caso ammette un possibile rimpasto. Che servirebbe, parole sue, “per proseguire il secondo tratto del mio mandato in maniera più spedita e determinata”.