GROTTAMMARE – Le persone con disabilità potranno continuare a confrontarsi con il mondo del lavoro grazie alle opportunità collegate ai Tirocini di Inclusione Sociale (TIS), ovvero, la frontiera più aggiornata delle “borse lavoro”.

Nel bilancio 2018, l’amministrazione comunale ha rafforzato l’impegno nei confronti della disabilità disponendo un aumento di fondi di 21 mila euro. Questo ha permesso di portare da 23 a 33 il numero dei beneficiari, assecondando tutte le richieste pervenute. L’iniziativa è stata presentata in municipio alle famiglie interessate. La partenza dei tirocini è imminente.

I TIS sono uno strumento per agevolare l’inclusione sociale, l’autonomia e la riabilitazione delle persone prese in carico dai servizi sociali e/o dai servizi sanitari competenti, attraverso l’impiego in attività retribuite. ll tirocinio non costituisce un rapporto di lavoro, ma analogamente a quest’ultimo permette ai beneficiari di vivere una vita socialmente attiva.

I tirocini si realizzano sulla base di progetti individuali, che definiscono obiettivi da conseguire e modalità di attuazione. Ogni piano è concordato fra il soggetto che ha in carico il tirocinante, il soggetto promotore, il soggetto ospitante ed il tirocinante.

I TIS in via di attivazione spaziano dal pubblico al privato. I tirocinanti verranno impiegati all’interno di mense scolastiche e altri servizi comunali (13), associazioni e cooperative del territorio (12), supermercati e altre realtà commerciali (8), per 7 mesi di lavoro effettivo all’anno per una durata di due anni, eventualmente prorogabile. Oltre all’incremento numerico, i maggiori fondi a disposizione nel bilancio comunale permettono di aumentare il compenso mensile dei TIS da 110 delle vecchie borse lavoro a 180 euro.

“Nessuno deve sentirsi solo o escluso dal mondo del lavoro a causa della sua condizione fisica – afferma l’assessore all’Inclusività sociale Monica Pomili – L’ostacolo più grande che spesso si trovano a vivere sulla loro pelle le persone con disabilità è proprio il pregiudizio secondo cui, a causa della loro condizione, lavorerebbero meno o peggio di un altro lavoratore, creando così un grande rischio di isolamento terribile, che abbiamo cercato di contrastare con ogni mezzo. L’Amministrazione crede da sempre in questo tipo di strumento, attivo dall’anno 2000, e in questa fase abbiamo lavorato per attivare 10 tirocini in più, passando da 23 a 33 ragazzi e ragazze impegnate in attività retribuite. L’Amministrazione – prosegue Pomili – ringrazia la disponibilità delle istituzioni pubbliche e realtà private del nostro territorio che hanno collaborato nell’attivazione dei TIS, stringendo una convenzione apposita e ospitando i tirocinanti individuati dai servizi sociali. Sono queste le situazioni che determinano una crescita della rete comunitaria educativa, dando esempi concreti di inclusione sociale”.