ACQUAVIVA PICENA – Tre milioni: sarà la base del bando di gara previsto per la nuova scuola di Acquaviva Picena. A spiegarlo il sindaco Pierpaolo Rosetti: “Si è proceduto alla ridefinizione della stima economica dell’intervento e dello studio di fattibilità. Il nuovo quadro economico per un importo complessivo di tre milioni è stato caricato sul sistema, unitamente alla richiesta di delocalizzazione, ed ha avuto valutazione positiva.
L’importo è inferiore rispetto a quello originariamente riconosciuto, in quanto rideterminato alla luce degli ultimi criteri e ritenuto congruo e verrà comunque definito nel corso della progettazione, arrivando al valore finale con l’approvazione del progetto esecutivo”.
“Avendo ricevuto la valutazione positiva da parte dell’Ufficio per la Ricostruzione, si procederà con la gara per l’individuazione del soggetto che realizzerà il progetto della nuova scuola. Il lavoro per la realizzazione della nuova scuola va avanti e, all’inizio, è fatto di molti adempimenti necessari, ma spesso non visibili, né prevedibili per alcuni aspetti visto che la normativa sulla ricostruzione è in continua evoluzione” scrive il sindaco.
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Lo statuto comunale: misconosciuto e mortificato! Ricordo quando la prima volta venne istituito lo statuto si diede molta importanza e risonanza all’evento creando non poche aspettative fra i cittadini. Ho ancora il primo libretto in cui, nel 1991,venivano codificati 58 articoli che confrontandoli con l’attuale statuto vigente, per effetto di successive revisioni, hanno subito delle modificazioni. Saltano all’occhio soprattutto gli articoli riguardanti la partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative. Nel primo statuto, quello del 1991, all’art. 22- “Organismi di partecipazione dei cittadini” si legge: “1)Il comune favorisce la partecipazione dei cittadini alla attività di promozione dello sviluppo civile, sociale ed… Leggi il resto »
So che può sembrare un discorso da provinciale (benché detesti l’uso spregiativo del termine), ma questo è ciò che può succedere quando si elegge un sindaco che di Acquaviva non è.
Il sindaco è di Acquaviva, dove risiede con la sua famiglia e dove vanno a scuola i suoi figli. Nei moduli ora e nella nuova scuola domani. Oppure solo chi è nato in Acquaviva possiede la scienza infusa per amministrare il paese nel migliore dei modi? Detto questo sono completamente d’accordo con Paco che l’amministrazione avrebbe potuto convocare la cittadinanza e discutere insieme il progetto della nuova scuola. Spiegando perchè non si può ristrutturare la vecchia o demolirla e rifarla nuova nello stesso sito. Illustrando dove si intende delocalizzarla e perchè questa sia la migliore soluzione. Chiarendo la fine che… Leggi il resto »
Ma hai idea di cosa potrebbe significare per Acquaviva la delocalizzazione della scuola? Già ora il paese è un mortorio, se gli togli pure la scuola che ci resta? Anziché pensare a politiche per far rifiorire e ripopolare il paese si pianifica un qualcosa che va nella direzione opposta.
Infatti ho scritto che l’Amministrazione avrebbe fatto bene a discutere con la cittandinanza il progetto.
In realtà ho sentito qualche voce sulla nuova location, ma per certo non ho letto niente da nessuna parte.
“Il nuovo quadro economico per un importo complessivo di tre milioni è stato caricato sul sistema, unitamente alla richiesta di delocalizzazione, ed ha avuto valutazione positiva.” Leggendo ciò viene da pensare che la scuola verrà realizzata in una località distante dal borgo. A pensar male viene poi da pensare che il nuovo complesso sarà sito nei pressi di uno dei nuovi e “bellissimi” quartieri dormitorio e senz’anima costruiti negli ultimi vent’anni. Se si vuol fare morire definitivamente Acquaviva paese allora si proceda pure con l’edificazione di una nuova scuola in località Valle del Forno o Albula. Se invece si vuol… Leggi il resto »
Quando si programma e si pianifica un assetto urbanistico, occorrerebbe il massimo coinvolgimento dei cittadini tutti, accantonando ogni contrapposizione ideologica, interessi personali e di parte, di simpatie, ma usando esclusivamente il buon senso ed un minimo di indispensabile lungimiranza e visione prospettica. Nel caso specifico si tratta di progettare un nuovo edificio scolastico destinato a soddisfare le esigenze attuali e quelle future delle prossime generazioni, almeno di qualche decennio. Contrariamente per Acquaviva questo sarebbe un atteggiamento recidivante in quanto si tornerebbe a fare una programmazione urbanistica, fatta dalla (mirata?) volontà decisionale di pochi, come già avvenuto in passato col piano… Leggi il resto »