Riprese e montaggio Gian Marco “Evo” Marconi

CUPRA MARITTIMA – “Abbiamo la possibilità a norma di legge di avere un ospedale di Primo Livello e uno di Base nel Piceno, perché non dobbiamo approfittarne se anche a Pesaro, Macerata e Fermo hanno fatto così?”: il sindaco di Cupra Marittima Domenico D’Annibali parla con la sua solita carica passionale e il tema dell’Ospedale Unico Piceno, declinato da tempo nell’ipotesi del Nuovo Ospedale sulla costa, lo infervora particolarmente.

“Sono sempre stato critico verso l’Ospedale Unico e l’ho ribadito già due anni fa nella Conferenza dei Sindaci. Allora anche il sindaco di Ascoli Castelli era d’accordo con me”.

Per quale motivo ritiene questa la scelta migliore per Cupra e per il Piceno?

“Non si tratta di campanilismo. I servizi vanno messi dove c’è maggior concentrazione di persone: se si apre un supermercato lo si mette sulla costa, non a metà strada. Siamo l’unica provincia che ha accettato supinamente il risultato dell’algoritmo, che stabilisce che l’ospedale unico va costruito sulla base dei tempi di raggiungimento. Così tuttavia abbiamo 210 mila persone che si spostano per raggiungere l’ospedale: un flusso di movimento estraneo tra l’altro a quelli abituali, perché per motivi di lavoro, scuola o svago abbiamo che la costa confluisce verso San Benedetto mentre l’entroterra gravita verso Ascoli”.

Ritiene possibile che la Conferenza dei Sindaci torni indietro rispetto al voto del 2 agosto?

“La Conferenza è un organo consultivo. Tuttavia assieme a me hanno votato contro l’Ospedale Unico anche Cossignano, Massignano, Montefiore. Rischiamo di non avere ospedali sulla costa da Giulianova a Civitanova. Se invece posizioneremmo un Primo Livello sulla costa attireremmo anche molta mobilità che oggi va verso i privati. Noi a Spinetoli non ci arriviamo, avremmo molta più mobilità verso Fermo e anche Ancona. Il nuovo polo rischia di non essere utilizzato a pieno: ce ne rendiamo conto?”

Abbiamo lanciato un appello ai sindaci della costa per riconvocare la Conferenza…

“Abbiamo la possibilità di farlo, la Regione ci appoggerebbe, perché non farlo? Nelle riunioni dell’Ambito Sociale 21, che comprende tutti i sindaci dell’area costiera, siamo tutti d’accordo. Altrimenti ci troviamo con un ospedale che ci tornerà addosso, sia a livello politico e sanitario”.

In Provincia di Pesaro ci sono quattro nosocomi.

“Lo so, e anche a Fermo il nuovo ospedale non comporterà la chiusura di Amandola: e noi chiuderemmo Ascoli? La colpa sarà solo nostra e la politica non può permettersi di essere distante dalla volontà dei cittadini. I nuovi servizi che dovrebbero arrivare, come le Case della Salute, sono sulla carta e rischiano di restare tali”.

Veniamo all’attualità cuprense: come è terminato l’accertamento Ici sull’Eni?

“Quei soldi li abbiamo spesi tutti. In questi anni abbiamo dovuto rinunciare a 1 milione di euro di trasferimenti statali e anzi versiamo 400 mila euro al fondo di solidarietà intercomunale. Se non avessimo amministrato in maniera oculata, oggi avremmo chiuso. Io ho voluto riportare la normalità”.

Vicenda speed check: dopo le polemiche di inizio 2017, cosa è accaduto?

“Alcuni li abbiamo tolti perché presentavano un costo di affitto notevole, e questo conferma che il nostro intento era di avere strumenti di deterrenza alla velocità: effettivamente i guidatori rallentano e anche le multe sono scese. Noi non abbiamo neanche un parcheggio a pagamento e finché sarà possibile continueremo su questa strada, perché è una risorsa per Cupra: da Ascoli e anche San Benedetto molti si sono recati in vacanza a Cupra”.

Qual è la situazione del Castello di Sant’Andrea?

“Sono riuscito a metterlo in sicurezza ma le somme necessarie per un intervento completo esulano dalle possibilità delle nostre casse comunali. Servirebbe un interesse infracomunale?”

A tal proposito, come immagina una unione o fusione tra i Comuni della Riviera?

“Sempre favorevole ad unire i servizi, penso alla Demografia, ai Vigili Urbani. Diffido della Fusione: si andrebbe in un Comune dove a Cupra ci sarebbe magari un solo consigliere comunale che deve rispondere alle richieste di tutti i cittadini, mentre oggi, tra sindaco e assessori, ci sono almeno 10 persone impegnate”.

Questo è il primo anno che avete applicato la Tassa di Soggiorno.

“Abbiamo riscosso più di quanto avevamo preventivato. Ma da adesso in poi lavoreremo per accertare verificare chi ancora non dichiara gli incassi. Agirà la Guardia di Finanza”.