4-Energy è un’azienda qualificata in grado di offrire soluzioni integrate di indipendenza energetica per famiglie e imprese. Ciò avviene tramite l’istallazione di impianti fotovoltaici abbinata ad una vasta gamma di servizi, nel rispetto dell’ambiente e mirati al risparmio. La ditta ci spiega in questo articolo cos’è il bonus sud, il credito d’imposta e chi può trarne beneficio.

Bonus Sud: credito d’imposta Fotovoltaico

Negli ultimi tempi si è parlato molto del Bonus Sud, o credito d’imposta, per gli investimenti nel Mezzogiorno. Come spesso accade, però, c’è un pò di confusione in merito e sul web si possono reperire informazioni frammentarie e poco chiare per i non esperti del settore.

Cerchiamo, quindi, di fare un quadro generale della situazione e capire meglio insieme cos’è il Bonus Sud, a chi è rivolto e come usufruirne.

Cos’è il Bonus Sud?

Il Bonus Sud disciplina un credito d’imposta rivolto alle imprese che, a decorrere dal 1° Gennaio 2016 fino al 31 Dicembre 2019, hanno intenzione di acquistare nuovi beni strumentali facenti parte di un progetto di investimento iniziale e che sono destinati a strutture produttive, ubicate nelle zone assistite delle seguenti Regioni:

  • Campania
  • Puglia
  • Basilicata
  • Calabria
  • Sicilia
  • Molise
  • Sardegna
  • Abruzzo

La misura dell’agevolazione varia a seconda della dimensione dell’impresa, di conseguenza, avremo una ripartizione tra piccole, medie e grandi imprese.

In Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna si ha la seguente distinzione, in termini di % di agevolazione e di importo massimo.

In Molise e Abruzzo, invece, la seguente distinzione:

 

Beni agevolabili, quali sono?

Come già sottolineato, il Bonus Sud è un’agevolazione fiscale che prevede un credito d’imposta per tutte quelle imprese che decidono di investire in beni strumentali.

I beni strumentali agevolabili comprendono i macchinari, gli impianti e varie attrezzature.

Essi fanno riferimento a situazioni diverse. Infatti, possono riguardare: la realizzazione di un nuovo stabilimento, l’ampliamento della capacità produttiva già esistente, la diversificazione della produzione, un cambiamento significativo all’interno del processo produttivo e, per quanto riguarda le Regioni di Abruzzo e Molise, solo una nuova attività economica (riferito alle grandi imprese).

E’ opportuno sottolineare che possono accedere al Bonus Sud le imprese di qualsiasi dimensione e natura giuridica.

L’unica eccezione riguarda il settore, argomento che vedremo più avanti.

Per quanto riguarda, invece, i beni esclusi troviamo quelli per mera sostituzione, i beni merce, il materiale di consumo ed, infine, i beni a qualunque titolo già utilizzati.

 

Chi può beneficiare del Bonus Sud?

Veniamo ora all’argomento più caldo ed interessante: i soggetti beneficiari del Bonus Sud.

Possono usufruire del Bonus Sud tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, ai sensi dell’art. 55 del TIUR, che provvedono ad acquisire beni strumentali nuovi, facenti parte di un progetto di investimento iniziale.

Nel settore agricolo gli aiuti sono concessi nei limiti e alle condizioni previste dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato nei settori agricolo, appunto, forestale e zone rurali e, infine, nel settore ittico.

Parliamo, a questo punto, dei soggetti considerati esclusi e che quindi non possono beneficiare del Bonus Sud. I soggetti che operano nei seguenti settori non possono usufruire dell’agevolazione:

  • settore siderurgico;
  • settore carbonifero;
  • settore della costruzione navale;
  • settore delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture;
  • settore della produzione e distribuzione di energia e relative infrastrutture energetiche;
  • settore creditizio, finanziario e assicurativo;
  • imprese in difficoltà.

Tuttavia, è opportuno fare una precisazione in merito al settore del fotovoltaico.

Facendo riferimento al Regolamento UE 651/2014, nei punti 495051, che identifica con maggiore precisione gli investimenti agevolabili, il fotovoltaico risulta agevolabile nel caso in cui l’impianto stesso è parte integrante degli investimenti. Al contrario, se si richiede l’agevolazione per la sola installazione dell’impianto fotovoltaico, non sarà possibile accedere ad alcun beneficio.

Per tutti coloro che rientrano nelle caratteristiche e che possono usufruire dell’agevolazione, vi è l’obbligo di presentare all’Agenzia delle Entrate un’apposita comunicazione, attraverso cui potranno richiedere la fruizione del beneficio.

Inoltre, c’è la possibilità di cumulare il credito d’imposta con il super ammortamento. Quest’ultimo è stato confermato al 130% per tutto il 2018.

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Beni agevolabili: quali sono?

Come già sottolineato, il Bonus Sud è un’agevolazione fiscale che prevede un credito d’imposta per tutte quelle imprese che decidono di investire in beni strumentali.

I beni strumentali agevolabili comprendono i macchinari, gli impianti e varie attrezzature.

Essi fanno riferimento a situazioni diverse. Infatti, possono riguardare: la realizzazione di un nuovo stabilimento, l’ampliamento della capacità produttiva già esistente, la diversificazione della produzione, un cambiamento significativo all’interno del processo produttivo e, per quanto riguarda le Regioni di Abruzzo e Molise, solo una nuova attività economica (riferito alle grandi imprese).

E’ opportuno sottolineare che possono accedere al Bonus Sud le imprese di qualsiasi dimensione e natura giuridica.

L’unica eccezione riguarda il settore, argomento che vedremo più avanti.

Per quanto riguarda, invece, i beni esclusi troviamo quelli per mera sostituzione, i beni merce, il materiale di consumo ed, infine, i beni a qualunque titolo già utilizzati.

 

Chi può beneficiare del Bonus Sud?

Veniamo ora all’argomento più caldo ed interessante: i soggetti beneficiari del Bonus Sud.

Possono usufruire del Bonus Sud tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, ai sensi dell’art. 55 del TIUR, che provvedono ad acquisire beni strumentali nuovi, facenti parte di un progetto di investimento iniziale.

Nel settore agricolo gli aiuti sono concessi nei limiti e alle condizioni previste dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato nei settori agricolo, appunto, forestale e zone rurali e, infine, nel settore ittico.

Parliamo, a questo punto, dei soggetti considerati esclusi e che quindi non possono beneficiare del Bonus Sud. I soggetti che operano nei seguenti settori non possono usufruire dell’agevolazione:

  • settore siderurgico;
  • settore carbonifero;
  • settore della costruzione navale;
  • settore delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture;
  • settore della produzione e distribuzione di energia e relative infrastrutture energetiche;
  • settore creditizio, finanziario e assicurativo;
  • imprese in difficoltà.

Tuttavia, è opportuno fare una precisazione in merito al settore del fotovoltaico.

Facendo riferimento al Regolamento UE 651/2014, nei punti 49–50–51, che identifica con maggiore precisione gli investimenti agevolabili, il fotovoltaico risulta agevolabile nel caso in cui l’impianto stesso è parte integrante degli investimenti. Al contrario, se si richiede l’agevolazione per la sola installazione dell’impianto fotovoltaico, non sarà possibile accedere ad alcun beneficio.

Per tutti coloro che rientrano nelle caratteristiche e che possono usufruire dell’agevolazione, vi è l’obbligo di presentare all’Agenzia delle Entrate un’apposita comunicazione, attraverso cui potranno richiedere la fruizione del beneficio.

Inoltre, c’è la possibilità di cumulare il credito d’imposta con il super ammortamento. Quest’ultimo è stato confermato al 130% per tutto il 2018.

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