SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’influenza nella nostra Regione arriva normalmente tra gennaio e febbraio e quindi novembre è il mese migliore per vaccinarsi e lasciare il tempo all’organismo di sviluppare una adeguata risposta anticorpale.

Una sola dose ci proteggerà adeguatamente per l’intera stagione influenzale, mentre per i bambini mai vaccinati prima e al di sotto dei 9 anni di età,  saranno necessarie due dosi.

L’influenza è una malattia infettiva che si presenta durante la stagione invernale,  è altamente contagiosa e caratterizzata da una rapida diffusione nella popolazione, essa rappresenta un rischio per la salute, in particolare per gli anziani e per le persone affette da malattie croniche.

La sua trasmissione avviene dai soggetti malati attraverso le secrezioni respiratorie (tosse, starnuti, ecc.).

Il quadro clinico, per alcuni aspetti simile a quello di altre affezioni respiratorie causate da numerosi agenti infettivi, è caratterizzato da un brusco rialzo della temperatura corporea, che può raggiungere i 39°-40°C, accompagnato da spossatezza, mal di testa, dolori muscolari e articolari.

Successivamente compaiono i sintomi tipici delle infezioni alle vie respiratorie, come raffreddore, tosse e mal di gola. L’influenza è più debilitante e temibile di una comune malattia da raffreddamento, in quanto, soprattutto in alcune categorie di persone, l’infezione virale primaria può essere seguita da complicanze, talora anche gravi. Le più frequenti si osservano a livello polmonare e si manifestano soprattutto come polmonite da infezione batterica. Le complicanze, come l’incremento dei casi di ospedalizzazione, riguardano soprattutto la popolazione anziana.

Negli anziani e nelle persone di qualunque età con malattie croniche l’influenza può causare seri problemi ed il mezzo più efficace per contrastarla rimane la prevenzione attraverso il vaccino, che peraltro ne limita anche la diffusione nella comunità. 

Il vaccino è stato allestito sulla base dei virus che dovrebbero circolare. Oltre all’ H1N1, lo stesso della famosa pandemia che tutti gli anni viene reinserito nel vaccino, quest’anno dobbiamo aspettarci una maggiore circolazione del virus influenzale H3n2, che lo scorso anno ha circolato meno ma è che è più pericoloso perchè muta molto rapidamente. Al contrario, dovrebbe esserci una minore circolazione di virus B, il più diffuso lo scorso anno. La popolazione è più suscettibile al virus H3n2 appunto perchè è circolato poco e c’è una minore immunizzazione. Il vaccino contiene comunque i vari ceppi, incluso l’H3n2 aggiornato in base al ceppo che ha circolato più recentemente. Il consiglio resta pertanto quello di vaccinarsi, per prevenire eventuali conseguenze principalmente nelle fasce di popolazione più deboli.

MA A OGNUNO va somministrato un vaccino specifico.

Il trivalente è destinato ai soggetti giovani in attività, come gli addetti ai servizi di pubblico interesse, e ai soggetti dai 65 ai 75 anni.

Sopra i 75 anni c’ è il vaccino antinfluenzale adiuvato raccomandato anche nei soggetti sopra 65 anni con patologie che comportino condizione di immunosoppressione.

Il quadrivalente è per tutti coloro che presentano condizioni di rischio a qualunque età, dai trapiantati ai cardiopatici, a chi ha patologie polmonari, agli operatori sanitari che lavorano in ospedale.

Per quanto riguarda, infine, la copertura vaccinale, i dati dello scorso anno riferiti alla popolazione sopra i 65 anni di età ( AV5 n° sopra 65 anni 51.493) sono bassi in quanto raggiungono a malapena il 50%.

Secondo le indicazioni ministeriali l’inizio della campagna di  vaccinazione antinfluenzale è a partire dalla metà di Ottobre fino alla fine di Dicembre fatte salve situazioni anomale.

La vaccinazione antinfluenzale  è raccomandata a tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni. Tuttavia tale vaccinazione  viene offerta gratuitamente a:

Persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza:

‐ Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza.

‐ Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza.

‐ Soggetti di età pari o superiore a 65 anni.

‐ Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.

‐ Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti.

– Persone che possono trasmettere l’infezione a soggetti ad alto rischio.

– Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori.

-Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.

Altre categorie : Donatori di sangue.

Per la vaccinazione tutti gli utenti si possono rivolgersi ai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta  oltre ai servizi di vaccinazione di Ascoli Piceno (Palazzina ex GIL) o San Benedetto del Tronto (Piazza Nardone) dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 11,30.