di Lorenzo D’Angelo
SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Si è svolto nel pomeriggio del 26 ottobre, presso l’auditorium comunale, l’annunciato convegno indetto dalla sezione locale di Forza Italia in cui si sono illustrati i nuovi progetti volti a rilanciare il turismo nel Piceno.
Le nuove progettualità si sostanziano nell’intervento del Vice Presidente del consiglio regionale della regione Marche Piero Celani, che delinea lo stato di abbandono che patisce la nostra provincia, scaturito dallo scarso interesse della Regione nel voler, anche nel turismo, investire nel sud delle Marche, “ed è per questo motivo che il Piceno, inteso come area comprendente non solo la Provincia, ma anche il territorio del Fermano-Maceratese, deve avere una visione d’insieme, creare un unicum, instaurando progetti, partendo dal turismo, in grado di coinvolgere la Riviera delle Palme, le città d’arte e i Monti Sibillini” sottolinea l’ex Presidente della Provincia.
Lo studio promosso da Forza Italia sottolinea che la nostra provincia ha perso turismo internazionale, anche a causa della mancanza di un aeroporto recettivo, e di avere, soprattutto nell’entroterra, scarsa accoglienza; per questa ragione si mira a rendere i monti Sibillini l’incubatore naturale delle imprese locali, in modo tale che sia in grado di sponsorizzare la qualità della vita del Piceno. Oltre ciò si sottolinea la mancanza di un’identità culturale e eno-gastronomica, nonostante la sequela di esempi che si possono fare, in grado di richiamare la provincia nell’immaginario comune.
I progetti riguardano tre aree: Il turismo termale, il quale si vuole far accrescere facendo si che venga meno l’isolamento che riguarda le terme di Acquasanta, che hanno l’unica grotta termale naturale in Europa, e quelle di Sarnano e Tolentino . Il turismo ambientale, che prevede due progetti, quali “Sibillando”, volto a creare percorsi che partiranno dalla Riviera, sino a giungere sulle vette dei Sibillini, in sinergia con le comunità locali, le quali dovranno predisporre i percorsi; a questo si ricongiunge il secondo progetto “Piceno: che bella scoperta”, già proposto in sede regionale, il quale prevede l’istallazione, lungo i percorsi che si formeranno, di schermi Touch-Screen i quali “erogheranno” informazioni riguardo il territorio, itinerari ed attività alberghiere da visitare. Infine, il Turismo “di nicchia”, qui vi rientra il progetto già presentato in regione volto a promuovere il Wedding nei borghi, ville e nei paesaggi suggestivi del Piceno, gli eventi folkloristici quali le sagre e gli eventi culturali, che avranno luogo in specifiche aree natural
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Ricette un po’ anacronistiche visto che i numeri si fanno sul turismo balneare….
Più che altro mi sembra di capire che la formula sia: prendiamo i turisti della costo e portiamoli nell’entroterra… Ma che razza di progetto è questo? Si vuole capire o no che si deve portare il turista sulla costa, quindi la Riviera capofila con investimenti seri ed importanti, prima come provincia poi come regione, per poi proporre giornate nell’entroterra… Celani devi investire sulla costa se vuoi qualche risultato! Troppo facile dire, o meglio pensare, voi avete il turista, noi lo prendiamo!
Sono d’ccordo, anche perchè, sono i numeri a dirlo, la capacità ricettiva per i grandi numeri è solo nella costa. Dietro alla riviera delle Palme non ci sono le strutture ricettive delle dolomiti, ma pochi posti letto, per cui l’entroterra è sicuramente un ampliamento dell’offerta turistica balneare per diversificarsi dai concorrenti ma non può essere la value proposition che ci permetterà di svoltare
Quello che non capisco è perché non si guarda a casa d’ altri, ovviamente dove l’offerta funziona! Faccio un esempio su tutti Rimini/Riccione e San Marino… Ovviamente il ns entroterra, per bello che è, non ha la forza di una storica Repubblica, ma può tranquillamente crescere… Potenziare ciò che esiste per potenziare di conseguenza l’offerta diversificandola sarebbe logico, per politici seri… Ma credo che qui di serio ci sia solo l’attaccamento alla poltrona!
La risposta? Troppa autoreferenzialità! Con la scusa del potere di amministrare si ascolta chi dice quello che vuoi sentirti dire e non quelli che dicono le cose giuste
Che l’offerta turistica del Piceno possa e debba essere diversificata, secondo, è un discorso pacifico, anche perchè parliamoci chiaro, a San Benedetto d’estate, levato mare, sole e spiaggia c’è poco altro. L’entroterra, il Piceno, è invece usufruibile anche d’inverno, destagionalizzando il turismo. Che l’offerta alberghiera invernale sambenedettese sia deficitaria non è cosa nuova. Basti pensare alla ingloriosa fine che ha fatto il turismo congressuale, di cui ci siamo riempiti la bocca negli anni 90 con la costtuzione del Pala Congressi, e che è miseramente crollato per mancanza di risposte da parte del privato. Benvengano gli investimenti pubblici, ma pe fare… Leggi il resto »
Quando parlo di investimenti, non parlo di soldi dati ai privati ovviamente, ma di spendere per infrastrutture, nella viabilità (ad esempio 4 frecciarossa al giorno con fermata in città), mi riferisco ad un piano di investimenti che possa fare da volano a tutto il terziario. S. Benedetto è come Rimini, Viareggio, Legnano o qualsiasi altra località balneare del mondo. Offre sole, spiaggia, mare e le solite cose che offrono tali località (e fidatevi, nonostante tutto non siamo così male come molti pensano, viaggio molto e so di cosa parlo), normale che se vuoi storia ed arte ti devi spostare in… Leggi il resto »
SECONDO ME L’UNICO PROGETTO VINCENTE è CREARE UN BRAND TURISTICO UNICO “PICENO” CHE PARTE DAL TURISMO BALNEARE CHE ABBRACCI L’ENTROTERRA FINO AI MONTI SIBILLINI PASSANDO PER ASCOLI.DAL MIO PUNTO DI VISTE QUESTE 3 COMPONENTI (MARE,ASCOLI E MONTAGNE )SONO SEMPRE STATE SLEGATE E STATE PER CONTO LORO .LA PROPOSTA DI CELANI è L’INVENZIONE DELL’ACQUA CALDA