AGGIORNAMENTO In merito ai contenuti dell’articolo sotto riportato, la Guardia Costiera conferma che le irregolarità rilevate e sanzionate hanno riguardato esclusivamente comportamenti omissivi commessi dal venditore finale. Nella circostanza, non è stata rilevata alcuna irregolarità a carico di eventuali società italiane importatrici di prodotto congelato sul territorio nazionale. Al venditore etnico,infatti, è stata tra le altre cose contestata la mancata esibizione di documentazione che attestasse le fasi di acquisto del prodotto venduto al dettaglio, rendendone impossibile la ricostruzione delle operazioni commerciali

ALBA ADRIATICA –  Sequestrati 150 chilogrammi di prodotti ittici di dubbia provenienza, e comunque senza la necessaria tracciabilità, dalla capitaneria di Porto in un supermarket etnico di Alba Adriatica gestito da un cittadino cinese. Proseguono in tutta la provincia di Teramo i controlli lungo la filiera alimentare con particolare attenzione a quella della pesca.

Il blitz, l’ennesimo, a cui hanno preso parte, oltre agli uomini della guardia costiera giuliese anche gli ispettori dell’Asl di Teramo, è scattato nella mattinata di giovedì scorso e ha interessato un negozio etnico situato nella cittadina albense, all’interno del quale sono state subito riscontrate gravi carenze sia in merito alle modalità di conservazione del prodotto in vendita all’interno del supermarket, che riguardo alla sua provenienza così come disposto dalle leggi in materia. Le verifiche hanno poi fatto emergere gravi irregolarità in merito anche ai requisiti minimi di igiene dei locali e delle attrezzature utilizzate.

Nello specifico, nella cella frigorifera, oltre a prodotti della pesca, ne erano presenti altri anche di origine animale e vegetale (tra cui carni varie, murena giapponese, frattaglie di suino, teste di anatra e corvina giapponese) di cui non è stato possibile ricostruire provenienza e informazioni obbligatorie dell’etichettatura. Gli alimenti irregolari sono stati quindi posti sotto sequestro e il titolare del negozio è stato sanzionato con una multa di 4500 euro.