
Bisognerebbe che l’Amministrazione Comunale di San Benedetto uscisse dall’impasse di considerarsi vincente per assenza di alternative. La giunta Piunti, in parte, rischia di essere vittima dello stesso fenomeno che assistiamo a livello nazionale per il governo gialloverde: là, finché parla Renzi, difficilmente ci saranno problemi per Di Maio e Salvini. Da questa parte, invece, la tattica sembra essere quella che pure ha condotto alla clamorosa rimonta del ballottaggio: parliamo poco, promettiamo poco, che tanto alla fine nessuno potrà rimproverarci di aver tradito chissà quali attese.
Una città, e una città come San Benedetto, avrebbe tuttavia bisogno anche di scenari e idee da condividere, e non solo di amministrazione, buona o meno buona che sia. Se un mese fa era sembrata sensata e lungimirante la mossa di Piunti quando, in Commissione Sanità, aveva condiviso il “dossier De Vecchis” in merito al tema dell’Ospedale Unico Piceno, va ricordato che ci si aspetterebbe (e si apprezzerebbe) più decisionismo, a costo di toccare o sfidare alcuni sottili equilibri che non sempre rappresentano trampolini di lancio ma, più spesso, rischiano di essere gabbie dove il nostro sindaco e la sua giunta restano impigliati.
Decisionismo che il sindaco ha avuto, per carità, candidandosi alle provinciali in una sfida ancora una volta in partenza molto difficile. Certo sarebbe difficile sommare il ruolo di sindaco di San Benedetto a quello di presidente della Provincia, seppur oramai dimezzata dopo la cervellotica deforma Del Rio.
Abbiamo già invitato Piunti (e i sindaci che gravitano attorno a San Benedetto) a prendere in mano la situazione in tema di Ospedale Unico, non fosse altro per mettere a tacere il gioco da poliziotto buono/poliziotto cattivo della coppia Urbinati/Ceriscioli (oppure, e sarebbe meglio, oltre a chiedere anche ottenere dalla Regione Marche due ospedali nel Piceno, uno di Primo Livello sulla costa e uno di base ad Ascoli).
Piunti, Piergallini, Stracci, Rosetti e D’Annibali: se ci siete, battete un colpo. Ora o mai più
Stessa questione sull’argomento caldo di questi giorni, la Picenambiente SpA al centro delle polemiche a causa della revoca della gestione delle macerie post-terremoto da parte della Regione Marche. Qual è la posizione del Comune di San Benedetto? O meglio: c’è una posizione del Comune?
E sarebbe stato auspicabile che il sindaco avesse risposto, sia in forma privata, come da noi inizialmente richiesto, o anche con una nota, al “giallo” dei comunicati stampa con diversi “fusi orari”, diciamo così, a seconda delle testate che li ricevono. O siam matti noi, o qualche disservizio nelle segrete stanze di Viale De Gasperi dev’esserci, e, perciò, dev’essere giustificato e rimediato (non sembra che ciò sia avvenuto, anzi).
Abbiamo gli screenshot. Cosa succede nel Comune di San Benedetto, sindaco Piunti?
Oppure infine, e veniamo al vice di Piunti, Andrea Assenti, al quale scrivemmo mesi fa circa un particolare comportamento di un consigliere comunale. A fronte di una deleteria forma di comunicazione, chiedemmo informazioni e dati puntuali sull’attività amministrativa. Abbiamo lasciato trascorrere l’estate, stagione di calure e pennichelle, ma adesso, 22 ottobre, con le temperature che virano verso l’inverno, ci chiediamo come mai un giovane e brillante amministratore come Assenti attenda ben 6 mesi (e ancora non l’ha fatto) prima di rispondere a precise domande della stampa.
Tags e scritte sui muri: quattro domande all’assessore Assenti e al consigliere Muzi
Lascia un commento
Molto condivisibili le perplessità di PierPaolo. Il problema di Piunti è che non poteva far altro che promettere poco perchè non ha una squadra con quel capitale umano necessario per partorire una visione della città da qui a 30 anni e disegnare un percorso di evoluzione verso un futuro che, se prima era avvolto dalla nebbia, ora abbiamo capito che quella nebbia era polvere, perchè più di riguardare al passato non sappiamo fare! Tutto il resto è conseguenza di questa scelta, politicamente azzeccata, che interpreta perfettamente il declino culturale di questa città. Il problema è che da questa empasse non… Leggi il resto »
Oramai tutta l’italia è anestetizzata a causa di una certa tendenza proibizionista. E San Benedetto non poteva fare eccezione. Invece di rendere dinamico il mercato qui si invoca la tolleranza zero piu. Via i gazebi dei bar, via i venditori occasionali, via tutto. Anche i negozi di informatica che nei tempi passati avevano migliaia di CD nel retrobottega sono stati terrorizzati dai nuovi venti di intransigenza. Oramai questo e’ un sistema che si finanzia con buona parte di multe per tutti. Era stato tutto pianificato prima, andate a vedere chi ha firmato i trattati di Lisbona, poi è inutile lamentarsi… Leggi il resto »
Guardi, senza scomodare gli affari di politica internazionale, e rimanendo aderenti al problema locale riguardi soprattutto un certo modo di amministrare che è volto alla sola raccolta di consensi di breve periodo perdendo di vista il futuro. Ad esempio le politiche urbanistiche, che disegnano il futuro di una città, sono completamente abbandonate! Non c’è una minima idea di come si debba intervenire su un PRG ormai obsoleto da anni , tutto volto a preservare uno status quo decaduto perchè non si riesce a partorire nulla di meglio. Non si può sempre pensare alle prossime elezioni, ci vuole anche una spinta… Leggi il resto »
Piunti ha coronato il suo sogno di diventare sindaco, sogno inseguito da tempo. Adesso che lo è diventato si gode il suo scranno, la sua fascia, le sue foto, perchè infastidirlo con l’urbanistica, la sanità, la movida, la piscina. Di più, come già detto, non ha dentro la sua squadra qualcuno in grado di avere la visione a 30 anni, basterebbe anche a 5 anni, ma temo non ci sia neanche questa; forse l’unico ad avere una vision è il consigliere Muzi. Lasciate stare Pasqualino. Sta già pensando al suo futuro a Palazzo San Filippo dove è di casa, a… Leggi il resto »
nell’atto penitenziale si dice “ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni” quindi anche le omissioni assumono una connotazione molto negativa specie in un contesto come quello Sambenedettese dove adagiarsi sul declino del decennio precedente non è la soluzione, ma una colpa. Specie in un mondo turbolento e di radicali cambiamenti rapidissimi come quelli che viviamo quotidianamente il temporeggiare è una colpa. Capisco perfettamente che la popolazione più di tanto non riesce ad esprimere e vede in Muzi il politico del futuro (dopo però non lamentiamoci della fuga dei cervelli) però un atto di responsabilità da parte della cittadinanza… Leggi il resto »