SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In Consiglio Comunale tiene banco la sentenza Spinelli. Si tratta di un contenzioso giudiziario del Comune con una dipendente che è ricorsa alle vie legali a seguito di un trasferimento dagli uffici di Viale De Gasperi a quelli di Porto D’Ascoli. La lavoratrice si era appellata al Tribunale di Ascoli chiedendo un risarcimento del danno per dequalificazione professionale. Nel 2016 il primo grado condannava l’ente a pagare addirittura 300 mila euro. Oggi arriva in assise il riconoscimento del debito fuori bilancio visto che la donna ha vinto anche l’appello anche se, in questa seconda istanza, si è vista ridurre il risarcimento a 87 mila euro. Il Comune, alla fine dovrà pagare circa 1o0 mila euro se si mettono dentro anche le spese legali e le consulenze tecniche.
Mentre, probabilmente, il contenzioso arriverà anche in Cassazione come prevedibile il caso fa discutere il consiglio. Marco Curzi parla apertamente di “mobbing” mentre più dura è la presa di posizione di Giorgio De Vecchis: “Questo atto (decreto di trasferimento) è stato dichiarato illegittimo dal tribunale per ben due volte. La giunta non fa nulla e invece dovrebbe controllare perché c’è sicuramente un dirigente responsabile del trasferimento (della Spinelli n.d.r.). Perché devono pagare i cittadini?”.
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Vorrei anche aggiungere un mio pensiero, dov’erano i SINDACATI? come mai sono rimasti in silenzio?, che ci stanno a fare oggi i sindacati se non fanno gli interessi dei lavoratori, sembra che anche in questi giorni in Comune alcuni dipendenti con fascia A stanno lavorando in mansioni superiore di fascia B e addirittura C. E quando qualcuno ha provato a far notare sono anni che sta lavorando in fascia superiore senza essere retribuito, è stato minacciato di essere deferito al consiglio disciplinare. Vorrei ricordare ai Sig.ri Dirigenti non possono imporre per più di alcuni mesi le mansioni superiori ai propri… Leggi il resto »